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Bacardi cerca rilancio con la vodka

E adesso punta alla quotazione in Borsa

Bacardi, produttore del noto rum, punta al mercato della vodka e a un possibile approdo in Borsa. Il gruppo ha infatti rilevato Grey Goose da Sidney Frank Importing, per un controvalore di circa due miliardi di dollari, aggiudicandosi così il marchio superpremium più venduto negli Stati Uniti e rendendo al tempo stesso più appetibile una possibile Ipo, una Initial public offering, cioè un collocamento sul mercato azionario.

Lo scorso anno non era stato molto brillante per Bacardi, che aveva accusato un calo del 21% dei profitti. La proprietà del gruppo fa capo a circa 600 azionisti, tutti in maggioranza appartenenti alla famiglia Bacardi, che controlla la società dalle origini (Bacardi venne creata a Cuba, nel lontano 1862).

A questo punto, Bacardi ha deciso appunto di scommettere sul mercato della vodka, dal momento che questo prodotto ha registrato nel 2003 una crescita del 20% in termini di consegne effettuate sul mercato statunitense, un ritmo più che doppio rispetto all'andamento delle forniture di rum. L'acquisto di Grey Goose rientra in questa strategia, tenuto conto anche del fatto che la Bacardi Turi vodka non ha avuto finora molto successo, in quanto detiene appena l'1% scarso del mercato Usa superpremium.

A partire dal 1992 Bacardi ha realizzato una serie di acquisizioni, fra cui il vermut Martini & Rossi, il whisky scozzese Dewar, il gin Bombay and Bombay e la tequila Cazadores. L'acquisto di Grey Goose verrà definito nel giro di qualche mese, dopo che verrà superato lo scoglio rappresentato dall'Antitrust.