L'Italia cresce, ma con il contagocce. Il primo trimestre dell'anno si è chiuso con un Pil in aumento dello 0,4% rispetto al trimestre precedente e dello 0,8% nei confronti dei primi tre mesi 2003. La conferma arriva dall'Istat. L'istituto di Biggeri sottolinea anche che la crescita acquisita (ossia quella che si otterrebbe in presenza di una variazione congiunturale nulla nei restanti trimestri dell'anno) nel 2004 è pari allo 0,6%.
Le cifre del Belpaese, anche se modeste, a livello congiunturale si avvicinano molto a quelle degli altri Paesi: +0,8% in Francia, + 0,6% nel Regno Unito e +0,4% in Germania. A livello tendenziale, invece, cresce il divario con le altre nazioni e l'Italia rimane fanalino di coda. Nel Regno Unito la crescita rispetto al trimestre precedente è stata del 3%, in Francia dell'1,7%, in Germania dello 0,7% in Germania, e l'Italia, come detto, si ferma al +0,4%.
Negli Stati uniti e in Giappone il Pil ha registrato, in termini congiunturali, un aumento rispettivamente dell'1,1% e dell'1,5%; in termini tendenziali la crescita e' stata per entrambi i paesi pari al 5%.
Tornando ai conti economici trimestrali del nostro Paese, in termini congiunturali, le importazioni di beni e servizi - riferisce ancora l'Istat - sono diminuite dell' 1,5%. Dal lato della domanda le esportazioni sono diminuite del 2,1% mentre gli investimenti fissi lordi e i consumi finali nazionali sono aumentati rispettivamente del 2,5% e dello 0,6%.
Nell'ambito dei consumi, la spesa delle famiglie e' aumentata dello 0,7%, quella della pubblica amministrazione e delle istituzioni sociali private e' diminuita dello 0,1%. La crescita degli investimenti e' stata determinata da un aumento dell' 8,2% degli acquisti di mezzi di trasporto, del 2,2% degli investimenti in macchine, attrezzature e altri prodotti dell' 1,3% degli investimenti in costruzioni. In termini tendenziali le esportazioni sono cresciuto dello 0,4%, le importazioni dello 0,7%.
La spesa delle famiglie e quella della pubblica amministrazione sono cresciute, rispetto al primo trimestre del 2003, rispettivamente dell' 1,6% e dell' 1,1%. La spesa delle famiglie sul territorio nazionale e' cresciuta dell' 1,4% e in questo ambito i consumi di beni durevoli si confermano come la componente piu' dinamica (+3,5%), mentre gli acquisti di servizi sono cresciuti dell' 1,6% e quelli di beni non durevoli dello 0,7%.
Gli investimenti fissi lordi hanno segnato nel complesso un incremento dello 0,7%. Rispetto al quarto trimestre del 2003 il deflatore del Pil e' aumentato dell' 1,2%; il deflatore delle famiglie residenti e' cresciuto dello 0,6%, quello degli investimenti e' cresciuto dello 0,7%. In termini tendenziali, il deflatore del Pil e' aumentato del 3,2%. Nel primo trimestre del 2004 si rilevano aumenti congiunturali positivi del valore aggiunto per il settore agricolo (+4,8%), per il settore del commercio, alberghi, pubblici esercizi, trasporti e comunicazioni (+1%), per le costruzioni (+0,7%), per gli altri servizi (+0,3%) e per l' industria in senso stretto (+0,2%).
Il settore del credito, assicurazioni, attivita' immobiliari e servizi professionali ha subito una flessione dello 0,3%. In termini tendenziali, il valore aggiunto dell' industria e' cresciuto dell' 1%, quello dei servizi dello 0,6%, mentre l' agricoltura e le costruzioni - conclude l'Istat - hanno registrato entrambi dello 0,2%.