Sono saliti a 132.282 i guariti e i dimessi per il coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a ieri di 2.881. Lo ha reso noto la Protezione civile. Il dato di oggi supera di quattro volte il numero dei nuovi positivi che tocca quota 665 (in totale 227.364). Le vittime sono 161 in più rispetto a martedì (in totale 32.330). Resta comunque alto l'allarme: "Se la curva risale torna il lockdown", è infatti il monito dei governatori.
Meno di un caso ogni 100 tamponi, è il dato più basso Tra i dati ritenuti incoraggianti, anche quello del rapporto tra nuovi casi e tamponi realizzati. Con 665 nuovi contagi su 67.195 test effettuati nelle ultime 24 ore si tratta dello 0,98%. Meno di un infettato dal coronavirus ogni 100 tamponi, insomma. Se si escludono i casi di tamponi ripetuti, oltre il 40% del totale, e si valutano solo i nuovi casi testati, la percentuale sale all'1,7%, comunque su livelli minimi (il 26 aprile era al 9,6%).
Complessivamente gli attualmente positivi al coronavirus in Italia scendono a 62.752, ovvero 2.377 in meno in 24 ore. Il numero dei posti occupati in terapia intensiva è di 676 (40 in meno rispetto a ieri) e scendono di 367 il numero dei ricoverati con sintomi in ospedale.
A Milano città solo 8 nuovi casi Sono solo 8 i nuovi casi positivi registrati nella città di Milano, mentre sono 48 nell'intera provincia, dove si registra un totale di 22.372 contagiati, di cui 9.425 a Milano città. Ieri c'era stato un incremento di 102 casi in provincia, di cui 49 a Milano città, con oltre 3mila tamponi processati in più (14.918 ieri, 11.508 oggi). Sotto controllo la situazione nelle altre province lombarde, con 26 nuovi casi a Bergamo (12.633 in totale), 50 a Brescia (14.199) e a Monza e Brianza (5.388) e 11 a Lodi (3.380).
Otto regioni senza nuove vittime Otto regioni non hanno fatto registrare vittime per il coronavirus nelle ultime 24 ore. Si tratta di Trentino Alto Adige, Sicilia, Abruzzo, Umbria, Sardegna, Valle d'Aosta, Basilicata e Molise.
Se risale curva dei contagi, tornerà il lockdown Nonostante i dati incoraggianti, resta alta l'allerta specialmente di fronte alle immagini delle piazze e dei mercati d'Italia pieni di gente a passeggio e ai video dei locali affollati per l'happy hour. il virus è ancora in circolazione e dunque, ha detto il premier Conte, "nessuno pensi che siano saltate le regole di precauzione". Altrimenti la strada è segnata: se "la curva dei contagi risale", gli sforzi fatti da tutti gli italiani nelle settimane scorse andranno in fumo e il 3 giugno, anziché riaprire tutti gli aeroporti come annunciato dal ministro dei Trasporti Paola De Micheli e togliere i divieti alla mobilità tra le regioni, per il Paese sarà ancora lockdown.
La posizione dei governatori rispecchia quella del governo: da Attilio Fontana in Lombardia che parla esplicitamente di nuove chiusure se gli apericena andranno avanti a Luca Zaia in Veneto che ha annunciato uno spot con le "regole" per l'happy hour in sicurezza.