Valle d’Aosta: otto mosse per scoprire i suoi tesori
Una piccola regione ricca di attrattive, dai possenti castelli fino ai deliziosi laghetti incastonati tra le Alpi
I tesori della Valle d’Aosta in otto tappe
La Valle d’Aosta è come un magico scrigno, un fazzoletto di terra di 3.260 km² dove l’elemento umano e quello naturale convivono armoniosamente. Una regione ricca di fascino, caratterizzata da luoghi ed esperienze che fanno emergere l’autenticità del territorio e le secolari tradizioni. Tra siti archeologici e testimonianze del passato, natura incontaminata e paesaggi mozzafiato, ecco otto esperienze imperdibili per vivere appieno la Valle d’Aosta.
I magnifici castelli - La Valle d'Aosta è una terra di castelli: se ne contano all’incirca un centinaio tra torri, caseforti e bastioni di origine medievale che danno un tocco di romanticismo al paesaggio e portano i visitatori indietro nel tempo. Nella Bassa Valle si erge il Forte di Bard, uno dei migliori esempi di fortezza di sbarramento di primo Ottocento e oggi importante polo culturale. Risalendo verso la Valle centrale, è possibile ammirare i castelli di Verrès, Issogne e Fénis, ricchi di straordinarie testimonianze architettoniche e artistiche dal Trecento al Cinquecento, cui si possono aggiungere i siti fortificati di Ussel, Cly e Quart (visitabili dall’esterno), fino ad arrivare all’Alta Valle, con i castelli di e di Sarriod de La Tour a Saint-Pierre, oltre a una miriade di torri che si incontrano lungo la strada statale che porta a Courmayeur. Dulcis in fundo, i castelli più recenti, edificati all’inizio del XX secolo nelle forme del Medioevo: dalla fiabesca dimora estiva della Regina Margherita di Savoia a Gressoney-Saint-Jean, mirabilmente decorata da pitture, boiseries e arredi di ispirazione antica, al Castello Gamba di Châtillon, che ospita all’interno un Museo di arte moderna e contemporanea ed è attorniato da un vasto parco.
Aosta - La Valle d’Aosta è una culla di storia, che permette di rivivere l’evoluzione dell’uomo e delle sue abitudini fin dalla Preistoria, visitando l’area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans, un sito archeologico in cui sono presenti testimonianze monumentali megalitiche. Si passa poi all’epoca romana che durò per cinque secoli testimoniata da imponenti monumenti come l’Arco di Augusto, il Teatro Romano e il Criptoportico forense. Il viaggio nella storia arriva fino al periodo medievale, che ha lasciato tracce di incredibile bellezza, come la Collegiata di Sant’Orso, con i capitelli istoriati del chiostro romanico, il coro ligneo, gli affreschi ottoniani e il priorato gotico.
SkyWay Monte Bianco: mozzafiato - Un capolavoro ingegneristico che porta da Courmayeur a Punta Helbronner (3.466m). All’arrivo, un’ampia terrazza panoramica circolare, di 14 metri di diametro, regala una straordinaria vista a 360 gradi su gran parte dei Giganti delle Alpi: il Monte Bianco, il Monte Rosa, il Cervino, il Gran Paradiso. Un’esperienza straordinaria che permette ai visitatori di ammirare le bellezze di queste montagne e lo spettacolo della natura che da sempre regalano.
Alta via dei Giganti - Si sviluppa ai piedi dei massicci più elevati d’Europa: il Monte Rosa, il Cervino e il Monte Bianco ed è tracciata lungo la sinistra orografica della Dora Baltea. L’itinerario conduce da Donnas a Courmayeur, con 17 tappe giornaliere che richiedono in media 3-5 ore di marcia ciascuna, offrendo punti di sosta tra rifugi, bivacchi, campeggi, dormitori e alberghi. L’itinerario è percorribile nei mesi estivi e si sviluppa nella media e alta montagna, fra prati, pascoli, boschi e pietraie, mantenendosi ad una quota media di 2.000 metri e sfiorando spesso i 3.000 m.
Alta via numero 2 - Questo itinerario attraversa per buona parte del suo percorso i territori del Parco Nazionale del Gran Paradiso e del Parco regionale del Mont Avic. Si tratta un sentiero di trekking caratterizzato da zone selvagge e da paesaggi suggestivi che conduce da Courmayeur a Donnas, con 14 tappe giornaliere che richiedono in media 3-5 ore di marcia, perfetto per scoprire flora e fauna alpina, tra la corsa di un camoscio o di uno stambecco e il volo di un’aquila reale.
Cammino Balteo - Il tracciato, che deve il suo nome alla Dora Baltea, e attraversa castagneti, boschi di latifoglie e conifere e vigneti, si sviluppa su un anello di quasi 350 km principalmente nel fondovalle e sui versanti di media quota ed è quindi praticabile per buona parte dell'anno. Si tratta di un cammino scandito da villaggi, ponti, cappelle, chiese, santuari, torri e castelli, e articolato in 23 tappe di circa 4-6 ore ciascuna. Un’occasione imperdibile per rilassarsi nella natura, gustare i prodotti locali, visitare siti archeologici e le attrazioni culturali della regione.
I laghi del Parco regionale del Mont Avic - I laghi rappresentano il cuore del Parco regionale del Mont Avic, un’area è caratterizzata da aspetti paesaggistici estremamente suggestivi e da ambienti ancora selvaggi e incontaminati. Itinerari più o meno brevi vi condurranno alla scoperta dei numerosi laghi alpini, tra i quali Lese, Vallette Bianco, Nero, Cornuto, della Serva, fino a raggiungere il Gran Lago, re incontrastato della zona a 2492 m.
Le antiche miniere - Fin dall'antichità, la Valle d’Aosta è stata una regione apprezzata per le sue miniere, in particolare quelle di ferro e rame, utilizzate nel XVII e XVIII secolo per far fronte alle crescenti richieste dell'arsenale sabaudo. Le antiche miniere sono spesso localizzate in luoghi panoramici e conservano resti delle infrastrutture utilizzate in passato per l’attività estrattiva, rendendole una meta turistica per chi vuole approfittare di splendide escursioni per scoprire l'archeologia industriale di questi luoghi. Da non perdere le miniere di Cogne, l’area mineraria di Saint-Marcel e l’antica miniera d’oro di Chamousira Fenilliaz.
Per maggiori informazioni: www.lovevda.it
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