LA CONFESSIONE DI BIOWARE

Videogiochi: un "incubatore" di 30 sviluppatori è al lavoro sul rifacimento di Anthem

La casa di sviluppo canadese ha dichiarato di non potersi permettere un team più grande e svela come questa soluzione possa risollevare le sorti dello sparatutto

© IGN

È ormai da mesi che Anthem non riceve più alcun aggiornamento o supporto. Lo sfortunato gioco di BioWare, che sembrava destinato ad un'ascesa incredibile, ha subìto purtroppo diversi errori di progettazione lasciandosi alle spalle una scia di fan delusi e amareggiati. Dopo un lungo periodo di silenzio, il direttore dello studio Austin Christian Dailey ha svelato che l'atteso rifacimento verrà seguito da un team di sole 30 persone e che richiederà diverso tempo.

In un post sul blog ufficiale, Dailey ha rivelato i primi dettagli sullo sviluppo di Anthem, messo in pausa nel mese di febbraio quando era stato confermato che gli aggiornamenti regolari sarebbero stati abbandonati a favore di una riprogettazione più sostanziale.

"Siamo impegnati in questo progetto", ha affermato Dailey, aggiungendo che il team di Anthem "sta iniziando a testare le nostre ipotesi progettuali". Il director conferma il gruppo composto da 30 sviluppatori che descrive come il suo "team di incubazione".

Dailey ammette che il processo sarà molto lungo e gestito da un team molto esiguo, "ma il punto centrale è prendere il nostro tempo e tornare al tavolo da disegno. E una piccola squadra ci dà l'agilità che una più grande non può permettersi."

I commenti del game director sottolineano la difficoltà del compito che BioWare si è prefissata, un raro caso in cui una software house di successo preferisce rilanciare in un lavoro di vero e proprio restauro di un titolo tripla-A piuttosto che tagliare le sue perdite e andare avanti. Non possiamo che augurarle buona fortuna.