I paesi europei iniziano a muoversi per far ripartire il turismo. Ha iniziato la Spagna, che riaprirà i voli ed i traghetti provenienti dall'Italia, eliminando le restrizioni in vigore da due mesi a causa del coronavirus. L'apertura di Madrid arriva in una fase in cui anche a Roma il ministro degli Esteri Di Maio è in pressing con i colleghi europei per scongiurare patti bilaterali di scambio di turisti, a scapito di altri paesi: è questo il senso di una lettera alla Bild in cui Di Maio ha invitato i tedeschi a "venire in vacanza in Italia", perché "è sicura".
Da metà marzo lo spazio Schengen di fatto è sospeso, circa la metà degli Stati membri hanno chiuso le frontiere interne o rafforzato i controlli. Ora, dopo due mesi, con l'epidemia in via di contenimento nel Vecchio Continente e la revoca graduale delle restrizioni nazionali, l'Ue ha aperto ad una fase 2 anche per le frontiere interne. Soprattutto per ridare fiato all'economia con il business delle vacanze.
Ha iniziato la Spagna, che ha abrogato il divieto d'ingresso nel paese per i voli e le navi passeggeri provenienti dall'Italia. Mantenendo il divieto per le crociere provenienti da ogni parte del mondo. La riapertura dei collegamenti resta inoltre condizionata: chiunque arriverà in Spagna sarà ancora sottoposto alla quarantena di 14 giorni fin quando resterà in vigore lo stato d'emergenza, verosimilmente a metà giugno. Che gli italiani possano partire per andare in vacanza in Spagna è comunque una buona notizia per il governo, mentre prosegue la sua moral suasion avviata a livello europeo per ottenere regole condivise sulla riapertura dei confini.
"Venite e trascorrete le vacanze in Italia", è l'invito del ministro Di Maio ai tedeschi in un'intervista alla Bild: "Noi siamo pronti ad accogliervi con il nostro sorriso. Siamo tutti lo stesso popolo europeo". Quello stesso "spirito europeo" che il titolare della Farnesina ha invocato durante una videoconferenza con i partner sul turismo, dove ha ricordato che l'Italia il 3 giugno riaprira' "in sicurezza" a tutti gli europei. Ed ha invitato a fare altrettanto, invocando la soppressione dell'Italia dalle liste nere in cui era stata inserita quando era il focolaio della pandemia in Europa: "Ci siamo vincolati a cancellare alcuni Paesi dalle nostre black list, ovviamente a condizione che vi sia reciprocita'". Anche la Germania, ha ricordato il ministro, "si è espressa contro i corridoi e gli accordi bilaterali", ma l'esito di questa partita non è scontato, se si considera che proprio Berlino ha giudicato prematura ogni decisione sulla possibilità di vacanze in mete come l'Italia e la Spagna.
I tedeschi, per il momento, vanno verso una progressiva riduzione dei controlli con i paesi limitrofi. Un accordo in questo senso è stato raggiunto dalla cancelliera Angela Merkel con i primi ministri Visegrad: Polonia, Repubblica ceca, Slovacchia e Ungheria. Anche in altre parti d'Europa ci si muove. Nei Balcani si riapre il primo giugno per viaggi di lavoro e di famiglia: lo hanno deciso i leader di Serbia, Romania e Bulgaria e Grecia. Quest'ultima consentirà l'ingresso ai turisti dal 15 giugno. Nel Regno Unito, secondo la stampa locale, la quarantena per chi arriverà dall'estero potrebbe non valere per alcuni collegamenti con Paesi a basso tasso di diffusione del Covid.