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Cesare Battisti resta in carcere, rigettata la richiesta di domiciliari: "Non c'è rischio di contagio"

Il terrorista sta scontando l'ergastolo nel carcere di Oristano dopo l’estradizione dal Brasile un anno fa

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Cesare Battisti resta in carcere: il tribunale di sorveglianza di Cagliari ha rigettato la richiesta fatta dal terrorista ed ex super latitante dei proletari armati che aveva chiesto gli arresti domiciliari a casa dei parenti per il timore di contagio a causa dell'emergenza coronavirus. Battisti sta scontando l'ergastolo nel carcere di Oristano dopo l’estradizione dal Brasile un anno fa.

I difensori avevano presentato al Tribunale di sorveglianza la richiesta per potere beneficiare delle misure alternative alla custodia cautelare in carcere per il timore di Battisti di essere contagiato dal Covid-19. Secondo gli avvocati Battisti soffrirebbe di diverse patologie. “Da un anno e mezzo è l’unico in isolamento di alta sicurezza a Oristano e da allora non vede parenti”, aveva spiegato inoltre l’avvocato Davide Steccanella.

"Escluso rischio contagio nel carcere di Oristano" - Non c'è alcun rischio di contagio nel carcere di Oristano dove è detenuto Cesare Battisti. Per questo, il Tribunale di Sorveglianza di Cagliari ha respinto la richiesta avanzata per Battisti dal suo legale. Lo spiegano le motivazioni depositate in cancelleria dal giudice Maria Cristina Lampis che ha lasciato Battisti in cella. Risulta "accertato", rileva l'ordinanza "in considerazione dell'assenza di contagi all'interno dell'Istituto e delle misure, articolate e puntuali, disposte dall'Area sanitaria di concerto con la Direzione per gestire l'emergenza sanitaria" nel carcere di Oristano, che "il rischio contagio debba ritenersi da escludere e comunque che non sussista il presupposto dell'urgenza che consente di derogare alla regola sulla competenza alla concessione del beneficio richiesto".  Per questo l'istanza di "differimento provvisorio della pena" è stata rigettata.

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