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Fase 2, è il giorno della riapertura: bar, negozi e ristoranti alzano la saracinesca

Situazione sotto controllo sui mezzi, i fedeli tornano a messa

Fase 2, i bar di Milano e Roma tornano ad aprire al pubblico

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Il 18 maggio è arrivato. L'Italia affronta il giorno della riapertura della gran parte delle attività commerciali e produttive che erano rimaste chiuse a causa del lockdown per il coronavirus. I bar hanno riaperto al pubblico sin dal primo mattino e l'affluenza sui mezzi pubblici nelle principali città si è fatta subito sostenuta. Sono tornati anche i fedeli alla messa del Papa in San Pietro

A Milano intorno alle 7 il traffico si è fatto sostenuto, ma si è normalizzato un'ora dopo. Situazione tranquilla sui mezzi pubblici. Solo sulla linea filoviaria 90-91, molto frequentata sin dall'inizio del servizio, ci sono stati episodi di sovraffollamento e i vigili sono dovuti intervenire per dare una mano agli addetti dell'azienda del trasporto locale nella zona di viale Tibaldi. Un maggior afflusso di passeggeri è segnalato anche sulle linee della metropolitana. Il Duomo ha riaperto le porte ai fedeli con la messa delle 8 del mattino. La celebrazione si è tenuta nella Cappella feriale che, con le misure di distanziamento, puo' ospitare al massimo 60 fedeli. Questa mattina le persone presenti erano una trentina, un po' di tutte le età, anche alcuni ragazzi giovani.

Nei bar di tutta Italia si riscopre il piacere del caffè e si prende confidenza con le nuove norme da rispettare. In un bar torrefazione nella zona del tribunale del capoluogo lombardo, il titolare ha predisposto ingressi e uscite separati da due porte diverse, all'ingresso il gel igienizzante per le mani e ai dipendenti viene provata la febbre, come prevede l'ordinanza della Regione. "Ci si dovrà abituare a queste nuove regole, prima o poi bisognava riaprire, non possiamo andare avanti così - spiega Daniele Sartori -. Due mesi di stop sono tanti e i dipendenti aspettano ancora la cassa integrazione.  Con il distanziamento dei tavoli abbiamo perso 12 posti dentro e 10 fuori ma andiamo avanti. L'unica cosa che chiediamo sono delle regole chiare".

Fase 2, pendolari sui mezzi e fedeli di nuovo in Duomo: la ripartenza di Milano

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A Roma traffico più intenso su alcuni tratti del Grande raccordo anulare, del tratto urbano dell'A24 in direzione centro e sulla diramazione Sud verso il centro della Capitale. In città si rilevano rallentamenti su via del Foro Italico in zona Tor di Quinto, in entrambi i sensi di marcia, a causa di lavori. Qualche rallentamento anche su via Trionfale e via Prenestina. La polizia locale ha intensificato i controlli.

Nel centro storico della Torino sono visibili fin dal mattino i primi timidi segnali di attività. A fronte di pochi passanti e soprattutto di pochissimirunner, che nelle scorse settimane si erano impadroniti delle strade, il traffico sembra quasi quello di una giornata ordinaria. Dopo mesi le vie e i portici sono tornati, qua e là, ad essere punteggiati dalle luci dei negozi. Traffico scorrevole a Bologna, anche in tangenziale. A Genova la ripartenza appare lenta. Alcuni bar e ristoranti hanno ancora le saracinesche abbassate, anche nella centrale galleria Mazzini, il salotto della città.

Fase 2, a Napoli i big del caffè restano ancora chiusi

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Pochi clienti nei bar in piazza Bra, a Verona, lungo il Liston. Molti locali stanno ancora predisponendo le misure di sicurezza imposte dalle normative e apriranno nei prossimi giorni. "Il problema - dice Paolo Garnero, edicolante della Bra che ha continuato a lavorare anche durante il lockdown - è che mancano i turisti e  l'attività principale di bar e ristoranti sul Liston in estate si basa sul turismo".

In Sicilia barbieri e parrucchieri presi d'assalto, con un "tutto esaurito" che porta le attese per le nuove prenotazioni ad almeno una settimana. "Abbiamo lavorato per giorni per rendere il taglio di capelli e i nostri servizi più sicuri possibili", dice Nunzio Reina, presidente dell'area Immagine e Benessere di Confesercenti Sicilia che ha riaperto il suo salone di parrucchiere in via XX Settembre a Palermo.

Ambulanti in piazza a Milano: in 200 protestano davanti al Comune

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Sono circa 200 gli ambulanti che hanno protestato in piazza Scala a Milano per le condizioni di lavoro imposte dall'emergenza Covid che ha escluso molti di loro dall'attività di mercato anche con la riapertura. I lavoratori hanno sventolato bandiere tricolore mentre una radio suonava l'inno di Mameli. "Gli aiuti non arrivano, siamo stati abbandonati, siamo invisibili", solo le voci raccolte in piazza. Una delegazione di ambulanti sarà ricevuta in Comune dal direttore dell'area commercio.

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