Coronavirus, in un giorno 153 morti: decessi ai minimi da inizio lockdown | Mattarella firma il decreto riaperture
Sono 875 i nuovi casi di Covid-19 segnalati dalla Protezione civile nelle ultime 24 ore. I nuovi guariti sono 2.065 mentre diminuiscono ancora i ricoveri in terapia intensiva: 33 in meno
Coronavirus, da Milano a Bari i negozi si preparano a riaprire
Sono 153 i morti da coronavirus delle ultime 24 ore (31.763 in tutto) , mentre i nuovi casi sono 875. I malati sono 1.833 in meno rispetto a ieri, mentre il numero complessivo di dimessi e guariti sale a 122.810, 2.605 in più in un giorno. In terapia intensiva si contano 33 persone in meno. In tutto i pazienti ricoverati sono 10.400. Intanto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato il decreto sulle riaperture.
"Il lockdown ha consentito di controllare l'infezione" Intanto il report settimanale del monitoraggio della cabina di regia tra ministero della salute e Istituto superiore di sanità conferma che "le misure di lockdown in Italia hanno effettivamente permesso un controllo dell'infezione da Covid-19 sul territorio nazionale pur in un contesto di persistsente trasmissione diffusa del virus con incidenza molto diversa nelle 21 regioni". Ciononostante, "permangono segnali di trasmissione con focolai nuovi segnalati che descrivono una situazione epidemiologicamente fluida in molte regioni italiane. Questo richiede il rispetto rigoroso delle misure necessarie a ridurre il rischio di trasmissione quali l'igiene individuale e il distanziamento fisico". Il testo chiarise poi che "è necessario un rapido rafforzamento dei servizi territoriali per la prevenzione e la risposta al Covid-19 per fronteggiare eventuali recrudescenze epidemiche durante la fase di transizione".
"Il coronavirus può ancora toccarci" Anche per questo Palazzo Chigi ha diffuso un video-tutorial sulle misure del distanziamento da adottare e sull'utilizzo delle mascherine, alla vigilia dell'inizio delle riaperture di gran parte delle attività, previsto per il 18 maggio. Il titolo della nuova campagna informativa è "Il coronavirus puà ancora toccarci da vicino. Tocca a noi fermarlo #restiamoadistanza".
Arcuri: 30 milioni di mascherine alle farmacie Proprio per tenere alta la guardia e "per garantire agli italiani sempre più mascherine chirurgiche, a 50 centesimi abbiamo deciso di aumentare a 30 milioni la nostra nuova fornitura alle farmacie e parafarmacie". Lo ha dichiarato il commissario Domenico Arcuri. Complessivamente, il commissario e le due associazioni di distributori per il tramite delle aziende associate, garantiranno alle farmacie circa 20 milioni di mascherine chirurgiche alla settimana. "Tra poche ore - ha aggiunto Arcuri - inizia il periodo più delicato della cosiddetta 'fase 2' e quindi, come da tempo preventivato, siamo pronti a compiere uno sforzo straordinario nella distribuzione di mascherine chirurgiche. I 30 milioni di mascherine alle farmacie e parafarmacie si sommano alla nostra quotidiana fornitura alle regioni, alla sanità, ai servizi pubblici essenziali, al trasporto pubblico locale, alle Rsa pubbliche e private, alle forze dell`ordine e a quelle che abbiamo consegnato alla grande distribuzione, con cui abbiamo firmato un accordo, del quale siamo sin dall`inizio molto soddisfatti."
Confesercenti: solo 6 attività su 10 riapriranno il 18 Nonostante l'ok alle riaperture, però, solo 6 imprese su 10, tra negozi, bar e ristoranti, sono intenzionati a riaprire lunedì 18 maggio. È quanto emerge da un sondaggio condotto da Swg per Confesercenti, secondo cui chi invece pensa di restare chiuso (il 27% ha già deciso , l'11% è ancora incerto) teme principalmente di lavorare in perdita, ma anche il rebus delle regole di sicurezza e la paura del coronavirus.
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