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Bergamo e Brescia si candidano a Capitali italiane della Cultura 2023

Le due città lombarde, duramente colpite dall'epidemia, lanciano "un'alleanza strategica con una volontà unica di risollevarsi"

Bergamo Fase 2, la città riapre dopo l'emergenza Covid-19

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"Bergamo e Brescia lanciano, insieme, la propria candidatura a Capitale italiana della Cultura 2023". Lo annuncia in un tweet il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori. "Le due città che hanno pagato un tremendo tributo all'epidemia Covid-19 - si legge in una nota - lanciano un'alleanza strategica, che parte dalla cultura, in uno dei momenti più cupi della loro storia. Due territori affini, una sofferenza comune e una volontà unica di risollevarsi". 

I tragici fatti degli ultimi mesi "hanno comportato la sospensione di quasi tutte le attività culturali, imponendo una riflessione su perché, come e che cosa significherà 'fare cultura' nei prossimi anni, posto che non è pronosticabile il momento del ritorno a una situazione di normalità per come la si intendeva prima", prosegue il comunicato.

La sfida delle due città lombarde è "creare qualcosa di nuovo, andare avanti con una consapevolezza differente e stimoli inediti. I Comuni e i loro territori intendono cogliere l'occasione per ripensare il proprio sistema di produzione e offerta culturale conservando e incrementare il patrimonio, attirando turisti, creando nuove
opportunità di sviluppo e formazione. Si tratta di un lavoro che non può essere svolto individualmente ma deve essere, necessariamente, il risultato di un'attivazione complessiva delle energie del territorio".

Dal 2016 ad oggi il progetto "Capitale Italiana della Cultura", nato dalla riproduzione dell'omologo formato europeo nato nel 1985, "ha conosciuto una forte evoluzione", diventando "un'occasione rara per ascoltare le voci delle comunità residenti e degli operatori culturali e raccogliere le idee, le energie e gli stimoli che il processo di candidatura innesca, a prescindere dagli esiti della virtuosa competizione con le altre città italiane".

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