Coronavirus, Oxfam: Big Pharma assicurino vaccini anche ai più poveri
L'appello alla vigilia dell'Assemblea mondiale della sanità con tutti i ministri della Salute. Ue: condividere i dati per prezzi accessibili. Usa: tutelare i diritti delle case farmaceutiche
Per sconfiggere il coronavirus è indispensabile che governi e aziende farmaceutiche si impegnino per garantire che vaccini, test e terapie siano gratuiti ed equamente distribuiti a tutti, in tutti i Paesi del mondo. A lanciare l'appello è Oxfam, sottolineando che per vaccinare la metà più povera della popolazione mondiale (3,7 miliardi di persone) servirebbe meno denaro di quanto le 10 maggiori multinazionali del farmaco ne guadagnano in 4 mesi.
Oxfam: "Sicurezza per tutti" - L'appello lanciato da Oxfam (la confederazione mondiale di organizzazioni non profit di lotta alla povertà) è quindi quello di un impegno comune di aziende e istituzioni nella corsa alla sicurezza per tutti, perché solo insieme si potrà vincere questa sfida alla malattia, una sfida in cui nessuno si salva se non si salveranno tutti. Un impegno che viene sostenuto alla vigilia dell'Assemblea mondiale della sanità, in programma il 18 maggio tra i ministri della Salute dei 194 Stati membri collegati a distanza.
Fondazione Gates: 25 mld di dollari per vaccinare tutti i poveri - Il raffronto tra i guadagni dei big e il costo della distribuzione di un vaccino efficace ai poveri è stato fatto dalla Fondazione Gates, secondo cui rifornire la popolazione più povera costerebbe 25 miliardi di dollari contro i 30 che i 10 colossi del farmaco hanno guadagnato nel 2019 in quattro mesi, a fronte di profitti complessivi per 89 miliardi nel 2019.
Ue: condividere dati e conoscenze per prezzi accessibili - L'Unione europea ha proposto di creare un meccanismo volontario di negoziazione collettiva delle licenze dei brevetti tra Stati e case farmaceutiche e di condivisione di dati e conoscenze su vaccini, terapie e test diagnostici per garantire prezzi accessibili al maggior numero di Paesi, compresi i più poveri. L'iniziativa è un primo passo nella giusta direzione, ma acnroa insufficiente. Se infatti questo meccanismo fosse reso obbligatorio permetterebbe a tutti i Paesi di procurre versioni del vaccino a basso costo oppure di importarle.
Trump: tutelare i diritti sui brevetti - Ma pare che l'amministrazione Trump stia lavorando per eliminare dalla risoluzione finale questo meccanismo a favore dei diritti sui brevetti delle case farmaceutiche, che avrebbero la garanzia dell'esclusività della produzione e la possiblità di fissare i prezzi di vaccini, terapie e test. E questo appare tanto più inaccettabile dal momento che per finanziare il lavoro di ricerca e sviluppo dei big farmaceutici sono stati utilizzati fondi pubblici. "Sarebbe disumano non garantire a tutti la possibilità di vaccinarsi - accusa Sara Albiani, policy advisor di Oxfam Italia per la salute globale -. Vaccini, test e cure efficaci e sicure dovrebbero essere prodotti su scala globale e distribuiti senza brevetti e a basso costo. Ci serve un piano globale che stabilisca come saranno prodotti e distribuiti, definendo tutte le garanzie necessarie".
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