Musei chiusi per il coronavirus? Alla scoperta delle opere d'arte si va con le figurine degli Artonauti, restando a casa
Il primo album di stickers artistiche ha regalato momenti di svago a migliaia di famiglie italiane, durante il lockdown in questi tempi di emergenza sanitaria
Il coronavirus ha chiuso i musei: le figurine degli Artonauti ci fanno ammirare le opere più belle
Se i musei sono ancora chiusi per l'emergenza sanitaria da coronavirus, le opere arrivano direttamente a casa, per essere ammirate da grandi e piccoli, in formato sticker. Con gli Artonauti, infatti, il primo album di figurine dell’arte, è comunque possibile fare visite culturali, senza sosta, tra i capolavori chiusi nelle sale per il lockdown. E Picasso diventa un gioco da ragazzi e... genitori.
Eh sì, perché anche molte mamme e molti papà si sono divertiti a completare le opere d’arte insieme ai propri figli, con il sempreverde rito del "ce l'ho, ce l'ho, mi manca".
La start up sociale che pubblica Artonauti è riuscita, infatti, a consegnare figurine e album alle famiglie italiane atttraverso gli edicolanti, che non hanno mai smesso di lavorare in piena emergenza Covid-19.
"Imparare l’Arte giocando, perchè la Bellezza diventi il pane da mettere a tavola tutti i giorni", è l'obiettivo per cambiare il mondo che portano avanti, contro ogni pronostico, Daniela Re, insegnante e pedagogista, e Marco Tatarella, editore.
E dopo l’incredibile successo della prima collezione di figurine dell’arte, gli Artonauti, il cane Argo con Ale e Morgana accompagnati dalla nonna Artemisia, tornano in edicola con una nuova avventura nel tempo, alla scoperta di una selezione di importanti artisti del primo Novecento. Al loro fianco, stavolta, ci sono i Monuments Men, gli eroi silenziosi che durante la Seconda guerra mondiale hanno salvato il patrimonio artistico europeo da uno dei più grandi furti della storia.
Ogni figurina svela un particolare di un’opera, componendo capolavori di Matisse, Picasso, Munch, Klee, Kandinsky, Marc, Klimt, Miró, Chagall, Modigliani, Goncharova, Boccioni e Mondrian, solo per citarne alcuni. E' così che i bambini memorizzano e riconoscono le opere e gli artisti che le hanno prodotte. E si viene allo stesso tempo sensibilizzati alla conservazione del patrimonio culturale.
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