Accordo lavoratori migranti, Bellanova-Lamorgese: "Ha vinto la dignità"
Il titolare del Viminale ha sottolineato che "si garantiscono l'esigenza del mercato del lavoro e la sicurezza". Il Movimento 5 Stelle: "Nessuno sconto per sfruttamento e caporalato"
"Con l'accordo sui braccianti ha vinto la dignità di persone che ora potranno chiedere tutele nel proprio lavoro". Così il ministro delle Politiche agricole, Teresa Bellanova, sulla'intesa raggiunta per i lavoratori migranti nel dl Rilancio. E il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, ha commentato: "L'emersione del lavoro nero riporterebbe a una condizione di legalità una realtà di lavoratori impiegati come braccianti, colf e badanti".
Il Movimento 5 Stelle: "Nessuno sconto a chi sfrutta il lavoro" - Sul dossier della regolarizzazione dei migranti, dopo due giorni di strappi e tensioni, e dopo un invito del premier Giuseppe Conte a rimettersi attorno a un tavolo per trovare la quadra, il capo politico M5s Vito Crimi ha definito l'accordo "soddisfacente" perché mette al centro "il lavoro regolare". "Il provvedimento - scrivono i pentastellati su Facebook -, modificato e migliorato rispetto alla precedente versione", assicura "la tutela dei lavoratori italiani e stranieri, accogliendo tutte le nostre esplicite richieste. Non ci sarà inoltre alcuno sconto per chi ha sfruttato lavoratori stranieri". E a questo proposito il M5s sottolinea che "non ci sarà alcuna sanatoria indiscriminata e nessuno rimarrà impunito per reati odiosi come quelli dello sfruttamento e del caporalato".
Il Pd: "Legalità ed emersione dal lavoro nero" - Anche il Pd sottolinea che l'accordo garantisce "legalità, emersione dal lavoro nero, integrazione, sicurezza, dignità, Molto positiva l'intesa trovata sulla regolarizzaione dei lavoratori dei settori Agricoltura, allevamento, pesca, colf, badanti. Lo abbiamo voluto nell'interesse di tutti, italiani e stranieri".
Teresa Bellanova, parlando a Radio Anch'io, ha spiegato che "vengono regolarizzati tutti coloro che hanno un permesso di soggiorno scaduto, quindi milioni di badanti che vivono nelle nostre famiglie. Inoltre vengono regolarizzati i lavoratori agricoli che hanno lavorato in agricoltura che possono chiedere, senza un datore di lavoro che li accompagni, un permesso di soggiorno temporaneo e quando esibiscono un rapporto di lavoro passato in agricoltura, possono ricevere un permesso di lavoro per 6 mesi".
"Rispetto alle polemiche dei 5 Stelle - ha aggiunto la Bellanova - la mia esperienza di una vita mi dice che quando si lavora per raggiungere un'intesa, bisogna parlare poco e lavorare molto. Io ho chiesto al ministro del Lavoro di attivare una piattaforma per mettere in contatto le aziende agricole con chi vuole lavorare. Le richieste sono tantissime e va benissimo, più saranno i cittadini italiani che andranno a lavorare e prima risolveremo l'emergenza di manodopera nell'agricoltura".
Secondo la Lamorgese, l'intesa raggiunta dal governo sull'emersione dal lavoro nero di braccianti e colf rappresenta il "punto di equilibrio", ancor più "nel contesto emergenziale che stiamo vivendo dignità delle persone, la sicurezza sanitaria, la tutela della legalità e l'esigenza del mercato del lavoro".
"L'emersione del lavoro nero riporterebbe ad una condizione di legalità una realtà che riguarda quei lavoratori - ha detto il titolare del Viminale rispondendo in Senato al question time - che di fatto sono impiegati nei campi come braccianti e nelle nostre case come colf e badanti. Appare evidente, dunque, come l'intenzione del governo e del ministro dell'interno sia quello di garantire ancor più nel contesto emergenziale che stiamo vivendo dignità delle persone, la sicurezza sanitaria, la tutela della legalità e l'esigenza del mercato del lavoro".
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