Botox naturale

Gua Sha, il massaggio facciale che spopola tra le celebs

Cura della pelle e lifting naturale anche in quarantena con la tecnica di massaggio facciale che arriva da oriente e piace tanto ai VIP

Rughe, occhiaie e borse addio: con il Gua Sha, rituale di origine cinese effettuato con le pietre e che si rifà alla medicina tradizionale, da oggi anche in quarantena possiamo prenderci cura della pelle naturalmente. Facile, veloce, efficace: scopriamo perché piace tanto e non solo alle star.

Super instagrammata, con quasi 200 mila post, la tecnica del Gua Sha sta letteralmente spopolando. 
La ragione di tanto successo è semplice: facilità di applicazione, budget ridottissimo e grande efficacia nel restituire compattezza alla pelle stanca e spenta dopo tanto tempo trascorso al chiuso delle mura domestiche.

Dalla Cina con furore: il Gua Sha appartiene alla tradizione della Medicina Cinese e se ne trovano testimonianze fin dalla dinastia Tang (600 d.C.). Il nome è composto dalle due parole Gua, raschiare o strofinare, e Sha, l’arrossamento della superficie cutanea durante e dopo il trattamento. Si tratta di un massaggio facciale effettuato con pietre naturali, quali la giada o il quarzo rosa. 

Anti age naturale: se borse o occhiaie ci affliggono è arrivato il momento di dire basta. Con il Gua Sha è possibile grazie all'applicazione delle pietre, giada o quarzo rosa, che vengono utilizzate per stimolare la circolazione sanguigna e linfatica a livello profondo, capace di eliminare i gonfiori e distendere con naturalezza la pelle del viso. Una stimolazione in grado di rassodare i muscoli facciali rendendo la pelle più elastica e compatta, modellando i contorni, illuminare la carnagione e minimizzare l’iper-pigmentazione. Ultimo, ma non meno importante, il Gua Sha riduce la disidratazione, un problema col quale quasi tutti in questo periodo abbiamo dovuto fare i conti. 

A ognuno il suo: il massaggio facciale Gua Sha si esegue stimolando la pelle con delicatezza e molto lentamente con un roller, soprattutto sulle rughe più o meno profonde del viso aiutandosi con le pietre che producono un massaggio energetico. Le pietre hanno forme diverse: piatte, a cuore, a pesciolino, a farfalla e anche a cucchiaio, per favorire la migliore aderenza dei punti del viso da trattare, per lisciare o rassodare, modellando i contorni e ossigenando l'epidermide.

Quarzo per le emozioni: a questa pietra, simbolo di amore e di bellezza, si attribuisce il potere di calmare le  emozioni, stimolare la fantasia, rassenerare e aumentare l'autostima e l’amore per se stessi. Conosciuto come “pietra dell’amore”, il quarzo rosa risveglia e rafforza il nostro senso di bellezza.

Giada per fortificare: nota come “Gemma Imperiale”, questa pietra è ancora oggi considerata come una pietra ricca di benefici per il corpo e la mente. La giada è apprezzata in cristalloterapia per le sue proprietà calmanti e lenitive, riattivare la circolazione e purificare il sangue, oltre che per il benessere del fegato e della milza e per rafforzare il sistema immunitario. Aiuta a superare le paure ed ha un effetto rinfrescante capace, secondo la medicina cinese, di alleviare il mal di testa e le borse sul viso. 

Facile, facilissimo: il massaggio Gua Sha con le pietre è molto semplice da eseguire. Prima di tutto la pietra che abbiamo scelto per il Gua Sha va riscaldata strofinandola tra le mani. Iniziamo da collo, partendo dall’angolo esterno della mascella, vicino al lobo dell’orecchio e scorrendo verso il centro della clavicola. Ripetiamo il movimento per cinque volte. Passiamo poi sotto il mento, passando la pietra fino alla base dell’orecchio e poi passiamo alla zona della bocca, facendo movimenti verso l’alto, fino all’orecchio. Ancora, passiamo alle guance, con un movimento ampio partendo dal naso e attraverso la guancia arrivando di nuovo fino al centro dell’orecchio. Infine, gli occhi: con la tecnica del Gua Sha si muove la linfa dall’angolo dell’occhio vicino al naso verso l’angolo laterale dell’occhio; per borse e gonfiori bisogna stimolare il sistema linfatico partendo dal lato del naso e salendo verso la zona delle tempie per spostare la linfa stagnante dal centro del viso fino alla tempia e fino all’attaccatura dei capelli. Per un risultato ottimale, ripetere i movimenti con delicatezza all'incirca cinque volte.

Il tocco in più: per un risultato ottimale, prima di passare la pietra possiamo utilizzare qualche goccia di olio essenziale, per esempio di rosa mosqueta o semplicemente di mandorle, da stendere delicatamente picchiettando leggermente sulla pelle del viso per rendere più facile il movimento e per massimizzare l'azione delle pietre.