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Dl Rilancio: raggiunto l'accordo su migranti, colf e badanti | Oggi il Cdm

Lo schema indica 130 miliardi di liquidità e sostegno all'economia. Per la Cig stanziati 10 miliardi

Ansa

Previsto oggi l'arrivo in Cdm del decreto Rilancio da 55 miliardi, dopo l'accordo politico sulle misure previste per contrastare la crisi legata alla pandemia. Raggiunta nella notte anche l'intesa sulla regolarizzazione dei migranti, una delle "spine" che tormentavano premier e governo. Riguarderà braccianti, colf e badanti, anche italiani. L'impianto, sottolineano fonti dem, resta sostanzialmente invariato. Soddisfatto il M5s.

Tutti i numeri del decreto - Uno stop all'acconto Irap da 4 miliardi e circa 6 miliardi per i ristori a fondo perduto delle Pmi. E poi: 2 miliardi per gli interventi che consentiranno la ripartenza delle attività produttive e dei negozi adeguandosi alle norme anti-Covid, circa 10 miliardi per ulteriori settimane di Cig e 4 miliardi e mezzo per il bonus autonomi. Sono alcune delle cifre dello schema del testo, esaminato martedì sera in preconsiglio. Lo schema indica 130 miliardi complessivi di liquidità e sostegno all'economia. Ci sono anche 2 miliardi per le misure fiscali, 2,5 miliardi per il turismo e la cultura, 5 per sanità e sicurezza.

Tra le misure principali, 10 miliardi saranno destinati alle micro e piccole imprese (fino a 5 milioni di fatturato) così divisi: 6 miliardi di ristori a fondo perduto; un miliardo e mezzo per gli affitti commerciali; 600 milioni per l'eliminazione degli oneri di sistema in bolletta sulle bollette per tre mesi. A questo si aggiungono: la cancellazione del saldo e acconto Irap di giugno per tutte le imprese fino a 250 milioni di fatturato, con uno stanziamento di circa 4 miliardi di euro; 2 miliardi stanziati per l'adattamento dei locali aperti al pubblico (credito di imposta cedibile pari al 60% delle spese sostenute, con un limite di 80mila euro ad azienda) che si sommano al credito di imposta sanificazione (ulteriormente rifinanziato).

Ci sono poi:12 miliardi di liquidità agli enti locali per il pagamento tempestivo dei debiti ai fornitori; azzeramento dell'Iva per i dispositivi di protezione individuali; allungamento della cassa Integrazione (per circa 10 miliardi) e stanziamento di 4 miliardi e mezzo per le indennità di autonomi, Co.Co.Co, stagionali, artigiani e commercianti; 500 milioni per il sostegno a colf e badanti; cancellazione clausole di salvaguardia Iva per gli anni futuri; innalzamento ecobonus e sismabonus al 110 per cento con contestuale cedibilità anche alle banche; quasi 700 milioni per congedi parentali e voucher baby sitter; sospensione plastic e sugar tax; sospensione di tutti i pignoramenti su stipendi e pensioni; spostamento da giugno a settembre della ripresa dei versamenti sospesi per i mesi di marzo, aprile e maggio; aumento del limite delle compensazioni dei crediti fiscali fino a 1 milione di euro.

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