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Beauty uomo, effetti post-lockdown e fase 2: attenti alla luce blu

Piccoli rimedi e suggerimenti a fronte dell’aumento di ore passate davanti a pc e smartphone

Afp

Mai sentito parlare di rughe da smartphone? Sono quelle direttamente riconducibili agli effetti della luce blu, quella scaturita da tv, pc, tablet e telefonini, ovvero emessa dai dispositivi LCD e LED. Meno intensa rispetto ai raggi UV, riesce a penetrare più in profondità a livello dermico ed è quindi una nemica giurata per la pelle, al pari di smog e inquinamento, stress, insonnia. Durante la notte, in particolare, produce danni maggiori. Vediamo allora di scoprirne di più, soprattutto visto l’incremento di ore passate davanti a questo tipo di dispositivi durante il lockdown e tuttora nella fase 2…

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COME CONTRASTARE GLI EFFETTI DELLA LUCE BLU - Colorito spento, macchie e inestetismi cutanei, comparsa di rughe (senza contare anche l’insorgenza di rossore e secchezza oculare, insonnia, mal di testa). Sono alcune delle conseguenze più comuni del cosiddetto inquinamento digitale, nemico numero uno a cui sono sottoposte anche le star. Come correre, dunque, ai ripari? La regola delle regole imporrebbe un uso più limitato dei dispositivi elettronici e di non abusarne soprattutto nelle ore notturne, perché la luce blu influisce direttamente sulla produzione di melatonina, sull’orologio biologico e sul ritmo sonno-veglia. Una delle possibili soluzioni può arrivare, dunque, anche da una corretta routine quotidiana di bellezza, che prevede una pulizia a fondo della pelle del viso, specialmente prima di andare a dormire. E l’uso costante di una buona crema idratante e antirughe specifica, che includa anche componenti in grado di ‘agire da schermo’ e contrastare le contaminazioni solari, atmosferiche e domestiche. 

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