Riaprire subito tutto quello che si può. Lo chiedono con insistenza i presidente di Regione, è la posizione che comincia a farsi largo sempre di più anche nel governo. Riapire quindi. Si parte da Bolzano e da tutto l'Alto Adige: hanno già riaperto parrucchieri, bar e ristoranti, come previsto dalla legge provinciale approvata la scorsa settimana. I saloni stanno ricevendo i primi clienti con orario prolungato, in alcuni casi dalle 7 alle 21, per smaltire le lunghe liste d'attesa. Secondo le direttive provinciali, i parrucchieri indossano mascherine Ffp2, per i clienti basta una mascherina qualsiasi.
Dopo un periodo di attività con asporto, riprendono il servizio ai tavoli anche ristoranti e bar, con una distanza minima di due metri fra un tavolo e l'altro. Anche qui obbligo di mascherina. La legge provinciale ha dato via libera anche ai musei, ma il lunedì è tradizionale giorno di chiusura.
La responsabilità sarà delle Regioni - Il ministro Boccia lo ha chiarito: "Spero che con la differenziazione territoriale possano riaprire ovunque e poi sarà responsabilità delle singole Regioni regolarsi. Se i contagi andranno giù potranno riaprire anche altre cose. Se i contagi saliranno su dovranno restringere. E sarà più facile per tutti responsabilità e doveri"
Sotto a chi tocca - Subito dopo l'Alto Adige a ripartire con le attività commerciali saranno le altre Regioni. Il via libera arriverà da Conte nella videoconferenza con i ministri Boccia, Speranza e i governatori anche e soprattutto alla luce dei buoni dati sul contagio. L'indice di contagio non è mai andato oltre lo 0,7, un range sufficiente per potere premere il tasto play. A metà settimana saranno quindi rilasciati i protocolli di sicurezza elaborati dal Comitato tecnico scientifico, quindi verrà firmato un nuovo dpcm che consentirà le riaperture sull'intero territorio nazionale di bar, ristoranti, negozi al dettaglio, parrucchieri e centri estetici, a partire dal 18 maggio.
Come ripartiranno bar e ristoranti - Se possibile i clienti verranno fatti accomodare all'aperto. Sarà questa la linea guida per la riapertura di bar e ristoranti: sfruttare al massimo gli spazi esterni, se ci sono. In ogni caso la capienza dei locali sarà molto limitata, prevedendo almeno uno spazio di quattro metri quadrati a cliente. Se siedono allo stesso tavolo e ci sono i separatori in vetro o plexiglass la distanza tra cliente e clientre potrà essere ridotta anche a un metro e mezzo. La prenotazione sarà altamente consigliata, i buffet completamente aboliti. Le mascherine saranno obbligatorie prima e dopo i pasti, gli esercenti dovranno mettere a disposizione all'interno dei locali prodotti igienizzanti. L'obbligo di mascherine c'è ovviamente per i dipendenti, sia per chi serve che per chi lavora nelle cucine.
E negozi e parrucchieri? - I negozi sotto i 25 metri quadrati potranno far entrare solo un cliente alla volta. Se la porta del negozio è unica, al titolare spetterà evitare che i clienti si incrocino. Se ci sono due porte invece una verrà destinata all'ingresso, l'altra all'uscita. Per i negozi di abbigliamento: i vestiti una volta provati non vanno sanificati ma chi li prova dovrà indossare mascherina e guanti. La sanificazione dei negozi invece deve avvenire ogni giorno. Anche per i parrucchieri, oltre a tutti i dispositivi di sicurezza previsti (mascherina, guanti, visiere) . resta valida la regola di un un solo cliente alla volta. Ne saranno consentiti più di uno solo se le postazioni di lavoro si trovano alla distanza necessaria. Nessuno dovrà aspettare il proprio turno allinterno, anche per questo la prenotazione del servizio sarà obbligatoria.
Chi resta al palo - Nulla cambia invece quelle attività ad alto rischio assembramento come cinema, teatri, concerti, eventi pubblici e sportivi, oltre che piscine e palestre. Mentre gli stabilimenti balneari dovrebbero ripartire a fine mese: sarà decisivo l'indice R0 rilevato nella settimana tra il 18 e il 25 maggio.
Dal 18 ok alle seconde case, ma solo nella stessa Regione - Dal 18 sarà poi possibile trasferirsi nelle seconde case di prorietà, a patto che si trovino nella stessa Regione di residenza. Per muoversi in altre Regioni rispetto a quella di residenza bisognerà invece aspettare ancora qualche settimana.