FOTO24 VIDEO24 2

Coronavirus, fase due: la Guardia Costiera avvia campagna monitoraggio stato del mare

Nei due mesi in cui le attività dell'uomo sono state quasi ferme e l'impatto sul mare è stato minimo, il Mediterraneo sembra cambiato.

Le Capitanerie di porto hanno avviato prelievi di campioni di acqua in diverse zone e differenti profondità. Per la Guardia Costiera un'occasione unica per studiare l'ambiente assieme alle Agenzie regionali e all'istituto superiore per la ricerca ambientale. Con la fine della fase uno, la chiusura totale, le verifiche sono arrivate a quello che le capitanerie di porto hanno chiamato il punto zero. I dati raccolti a marzo ed aprile saranno confrontati con quelli collezionati negli scorsi anni.  L'obiettivo è fotografare le dinamiche della diffusione dell'inquinamento e studiare contromisure.

La Guardia Costiera ha già scoperto che molti animali marini hanno riconquistato territori dove prima difficilmente si avventuravano a causa della presenza dell'uomo. Ecco due balenottere, avvistate nei pressi dell'isola D' Elba.

E poi una murena, che si annida nelle acque limpide fra la vegetazione delle secche di Tor Paterno, nel Lazio. Un branco di delfini avanza spedito non distante da Arma di taggia, in liguria. E una grande tartaruga, controllata a Pantelleria, si allontana dalla barca nel mare limpido e, forse, anche più accogliente.

Espandi