Maturità 2020, cosa sappiamo (finora) sull'esame di Stato
Durante un question time alla Camera, la ministra Azzolina ha svelato nuovi elementi sull'esame di Stato del 2020. Ci sarà un elaborato sulle materie di indirizzo e l'analisi di un testo italiano. Ecco le novità e le misure confermate
Nonostante la pandemia abbia costretto le nostre comunità scolastiche ad un nuovo tipo di didattica, l’Esame di Stato 2020 rimarrà comunque un punto fermo nella vita di tutti i maturandi. A ribadirlo più volte la stessa ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, per la quale la Maturità rappresenta una tappa fondamentale e irrinunciabile nella crescita scolastica e personale di ogni studente. Un diritto insomma, oltre che un dovere. E sebbene l’emergenza sanitaria ancora in corso abbia reso necessario modificare l’assetto tradizionale delle prove, eliminando gli scritti e affidando l'esito dell'esame solo a un maxi-orale, la data di inizio del 17 Giugno è rimasta invariata. Durante un question time alla Camera svoltosi il 6 maggio, Azzolina ha poi dato ulteriori dettagli sullo svolgimento. Riassunti dal portale specializzato Skuola.net.
Esame di Maturità 2020: come si svolgerà il maxi orale
Ormai è confermato: l’esame di Stato quest’anno si risolverà in un colloquio più lungo del solito. Quest'ultimo, comunque, ricalcherà a grandi linee la struttura dell’orale tradizionale. Ma, a causa della cancellazione degli scritti, prevederà alcune integrazioni rispetto agli anni precedenti. La commissione, composta eccezionalmente da membri solo interni al Consiglio di classe e da un Presidente esterno (per permettere agli studenti di essere a proprio agio viste le difficoltà degli ultimi mesi), esaminerà infatti i candidati per circa un'ora e, come affermato dalla stessa ministra Azzolina, tra le domande ci sarà spazio anche per l'analisi di un testo di letteratura italiana e per quesiti su un elaborato incentrato sulle materie di indirizzo; quest’ultimo sarà proprio l'apertura del colloquio.
Al di là delle particolarità individuali di ogni prova, a seconda dei vari indirizzi di studio, gli elementi strutturali che comporranno il maxi-orale saranno i seguenti:
- Elaborato su un argomento scelto dagli studenti insieme ai loro professori sulle materie di indirizzo, quelle che sarebbero dovute essere oggetto della seconda prova. Come ribadito più volte da Azzolina, non si tratterà della tesina del vecchio esame;
- Discussione di un breve testo, già oggetto di studio nell'ambito dell'insegnamento di lingua e letteratura italiana durante il quinto anno;
- Analisi del materiale scelto dalla commissione;
- Quesiti di Cittadinanza e Costituzione, con possibili collegamenti anche all’epidemia di Covid-19 che ha necessariamente modificato le nostre vite e di riflesso anche l'interpretazione di alcuni principi costituzionali;
- Illustrazione della propria esperienza di alternanza scuola-lavoro svolta nel triennio, indipendentemente dalle ore effettivamente totalizzate.
Il punteggio della maturità 2020: come si arriva al voto finale
Un'importante misura decisa dal ministero dell'Istruzione in questa particolare situazione riguarda l’assegnazione del punteggio. Per la formulazione del voto finale, infatti, quest’anno all’unica prova orale potranno essere assegnati 40 punti al massimo, mentre i restanti 60 saranno ripartiti secondo i crediti ottenuti nel triennio. Il MI ha così ritenuto di rendere equo il criterio di valutazione dando maggior peso al percorso dello studente piuttosto che alla singola prova.
Maturità 2020: i nodi da sciogliere
Nonostante le tante anticipazioni degli ultimi giorni, rimangono comunque da chiarire alcuni punti importanti relativi al maxi-orale. Tra le questioni di maggiore interesse c’è, ad esempio, quella delle modalità di svolgimento della prova, se avverrà in presenza all’interno delle aule scolastiche oppure a distanza attraverso i collegamenti offerti dagli strumenti digitali. Tutto dipenderà dall’andamento dell’emergenza covid-19: non è quindi del tutto scongiurata la possibilità che sia fatta online. La ministra Azzolina ha tuttavia più volte affermato che l'intenzione è quella di svolgerla a scuola, in presenza,
Il Ministero dovrà poi pubblicare le nuove tabelle di conversione dei crediti necessarie ad applicare i parametri appena citati, oltre alle eventuali griglie di valutazione utili ai professori, che dovranno inoltre conoscere in che modo si dovranno organizzare le commissioni nella gestione degli esami. Si dovrà infine affrontare la questione dei candidati privatisti. Questi e tanti altri interrogativi saranno tuttavia risolti a breve dall’ordinanza ministeriale, attesa nei prossimi giorni.
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