"se apriamo falliamo"

Fase 2 , multati a Milano i ristoratori che protestavano perché "senza futuro" | Botta e risposta tra Salvini e Beppe Sala

L'assessore comunale Maran: "La legge è uguale per tutti, conoscono norme sull'assembramento. Cerchiamo soluzioni per alleviare disagio"

La protesta di un gruppo di ristoratori, che ha manifestato a Milano disponendo centinaia di sedie vuote davanti all'Arco della Pace in vista della riapertura con le nuove norme, si è conclusa con l'intervento della polizia che ha sanzionato venti persone. Così dalla piazza reale la protesta si è spostata in quella virtuale dove è nato un botta e risposta politico tra il leader della Lega Matteo Salvini e il sindaco Beppe Sala

I commercianti: "Se apriamo falliamo"Nella mattinata ristoratori e gestori di bar del capoluogo lombardo avevano protestato contro la situazione economica disastrosa in cui versano a causa del coronavirus e la mancanza di prospettive. "Non c'è futuro per le nostre attività, se apriamo falliamo. Le spese a cui andiamo incontro sono troppe, non ci permettono di licenziare e dobbiamo pagare affitti e bollette e il fatturato sarà inevitabilmente più basso", avevano affermato ai microfoni di Mattino Cinque. Ma subito dopo era intervenuta una pattuglia della polizia e la protesta era rientrata.

L'assessore Maran sulle sanzioni: "La legge è uguale per tutti" Dinanzi alle sanzioni è rimasta impassibile l'amministrazione comunale che attraverso la voce dell'assessore all'Urbanistica Pierfrancesco Maran ha commentato: "Non si possono fare assembramenti: non lo sapevano? Hanno fatto una scelta e ne traggano le conseguenze". Maran ha però ribadito l'impegno del Comune per aiutare i ristoratori: "Siamo attivissimi sul fronte della ricerca di soluzioni per alleviare il disagio - ha concluso -. Stiamo cercando di togliere il costo per i tavoli esterni, per ridurre drasticamente la tassa sui rifiuti: su tutto questo bisogna fare più dell'impossibile",

Botta e risposta tra Salvini e Sala Il leader della Lega Matteo Salvini invece si subito è schierato con i manifestanti attaccando il sindaco Beppe Sala, che ha replicato "a caldo": "Riecco il campione delle fake news, non ci mancava. Matteo Salvini, campione delle fake news in campagna elettorale permanente, accusa il Comune di Milano di aver multato i ristoratori che stavano protestando in piazza. Salvini mente sapendo di mentire. Il Comune e la polizia locale non c'entrano nulla". A stretto giro è arrivata la controreplica di Salvini: "Ai commercianti milanesi puniti stamattina interessa poco se le incredibili multe da 400 euro arrivano dal Comune o dallo Stato, a loro interessa solo poter lavorare in sicurezza. Sarebbe utile quindi che il sindaco del Pd chiamasse i suoi ministri del Pd per chieder loro di non massacrare cittadini onesti e rispettosi, a Milano e in tutta Italia".