Mentre l'Italia si mette alla prova con la Fase 2, i dati sanitari relativi al coronavirus continuano a essere incoraggianti. I contagi continuano a scendere e attualmente risultano positive 98.467 persone, con un incremento di 1.513 casi nelle ultime 24 ore. Negativo invece il dato sui decessi, che sono stati 236. In Lombardia intanto il tasso di contagiosità R0 è sceso a 0,75, inferiore alle media italiana che è 0,80,
Quello della Lombardia è un dato che fa ben sperare anche se la regione, con 500 nuovi malati e altri 95 morti (per un totale di 78.605 infetti e 14.389 vittime), resta quella più colpita.
Secondo i dati della Protezione civile, dall'inizio dell'epidemia hanno contratto il virus in 213.013, compresi deceduti e dimessi (+1.075). Di questi, 29.315 non sono sopravvissuti mentre 85.231 sono guariti (+2.352).
Tra gli attualmente positivi 1.427 sono in cura in terapia intensiva (-52). Qui il numero dei ricoverati in terapia intensiva è calato di 23 unità. In un giorno i tamponi effettuati sono stati 55.263 nell'intero Paese. Una cifra, ha assicurato il presidente dell'Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, che "crescerà ancora nelle prossime settimane". Per la fase 2 uno strumento "molto rilevante", ha spiegato in audizione al Senato, è il "contact tracing" perché "con un numero di positivi, specie con sintomatologia impegnativa, che si va riducendo, consente di poter agire molto precocemente". Ma, ha avvertito, "il ruolo delle applicazioni digitali", per quanto "importante", "non sostituisce l'azione dell'uomo". Per Brusaferro il punto chiave è "la tempestività".
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La mossa più semplice per prevenire il contagio è indossare la mascherina, il cui uso "è sempre stato largamente consigliato in tutti i nostro documenti sia all'interno che all'aperto dove non si riesce ad avere distanziamento sociale", ha sottolineato il presidente dell'Iss. Lasciato il lockdown alle spalle, i più piccoli dovranno essere i protagonisti. "Una delle grandi partite da giocare da qui a settembre è quella di elaborare strategie per poter erogare l'attività didattica frontale in sicurezza", ha ammesso il presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli. "I bambini raramente si ammalano ma possono contagiare", ha affermato, tanto che ad oggi "solo due" minori "hanno perso la vita" a causa del coronavirus.