L'EMERGENZA NEL PAESE

Coronavirus, Berlusconi: "La collaborazione con Conte è un atto patriottico"

Il leader di Forza Italia ha espresso preoccupazione per la sentenza della Corte Costituzionale tedesca, che potrebbe mettere in discussione l`intervento della Bce a sostegno dei titoli di Stato italiani

Per superare la crisi legata al coronavirus l'Italia "deve continuare a dialogare in modo costruttivo con i Paesi economicamente più forti". Lo ha detto Silvio Berlusconi secondo cui senza il sostegno dell'Ue il nostro Paese "non potrebbe farcela". Il leader di Forza Italia ha definito la disponibilità a collaborare con il governo Conte in questa fase "un atto di patriottismo" anche se "passata l'emergenza mi auguro un governo più adeguato", ha aggiunto. 

"Noi crediamo che proprio nelle crisi sia il momento della serietà, della competenza, dell`esperienza. Non possiamo più permetterci gli slogan grillini dell`uno vale uno e della decrescita felice. Non possiamo più permetterci di lasciare il Paese in mano a persone che non hanno mai lavorato. La nostra disponibilità dunque non ha alcun significato politico, è solo un atto che si potrebbe definire di 'patriottismo'", ha ribadito Berlusconi in un'intervista a Radio 101.

"Siamo e restiamo parte essenziale del centrodestra, e naturalmente io mi auguro che passata l`emergenza si possa avere un governo più adeguato a governare la ripresa e più in sintonia con la maggioranza reale degli italiani. Ma di questo parleremo con i nostri alleati quando sarà il momento", ha aggiunto il leader di FI.

"Aiuto Stato fondamentale, liberare energie sane" "In queste circostanze  - ha sottolineato - l'aiuto dello Stato sarebbe fondamentale, dovrebbe essere tempestivo e adeguato. Invece vedo ritardi, insufficienze, incertezze che peggiorano le difficoltà di chi deve riaprire".  "Bisogna liberare le energie sane permettere a chi produce di tornare a fare utili il più presto possibile e stimolare gli investimenti".

"Preoccupa sentenza Corte costituzionale tedesca" Berlusconi ha parlato poi anche della sentenza della "Consulta" tedesca. "Il ruolo dell'Europa è decisivo, per questo sono preoccupato. La sentenza della Corte Costituzionale tedesca, che potrebbe mettere in discussione anche l`intervento della Bce a sostegno dei titoli di Stato italiani". "Naturalmente - ha aggiunto - la magistratura tedesca non può decidere cosa deve fare l`Europa, ma può imporre al governo tedesco e alla Bundesbank di non partecipare e di non finanziare il programma di acquisti della Banca Centrale Europea, che solo per i titoli di Stato italiani è previsto in 220 miliardi per quest`anno".

"L'Europa - ha sottolineato - intanto sta facendo altre cose importantissime, il fondo Sure per finanziare la cassa integrazione, voluto espressamente proprio da noi, e poi il Meccanismo Europeo di Stabilità, il MES, senza condizioni e con interessi vicini allo zero per finanziare la spesa sanitaria, fondamentali poi i finanziamenti della Banca europea per gli investimenti che ho appena ricordato, e infine e soprattutto, il
Recovery Fund, il fondo per la ricostruzione, che mobiliterà almeno 1000 miliardi, di cui la metà a fondo perduto. Ma tutto questo senza l'intervento della Bce sarebbe assolutamente insufficiente".

"La Bce senza i capitali e il peso politico ed economico della Germania ovviamente - ha osservato ancora Berlusconi - potrebbe arrivare ad investire meno dei 1100 miliardi che ha in programma di spendere per acquistare i titoli del debito pubblico dei vari Stati. La pronuncia della Corte tedesca non è definitiva, ma già la notizia ha determinato un aumento di qualche punto dello spread. Anche la copertura del nostro debito pubblico sarebbe a grave rischio. Tutto questo dimostra quanto strettamente dipendiamo dall`Europa e quanto forti siano i rischi se la solidarietà europea venisse messa in discussione. Per questo
dobbiamo continuare a dialogare in modo costruttivo con i Paesi economicamente piu' forti, perché senza di loro e senza l`Europa la nostra Italia, da sola, non potrebbe farcela".