Didattica a distanza, assegnati i fondi PON per 'connettere' le scuole del primo ciclo
Il ministero dell'Istruzione ha individuato le quasi 5mila scuole - elementari e medie - a cui erogare gran parte degli 80 milioni di fondi europei destinati all'acquisto di dispositivi e connessioni internet
In arrivo nelle casse degli istituti scolatici quasi 64 milioni di euro (per la precisione, 63.679.174,05 euro) per l’acquisto di pc, tablet e dispositivi per la connessione Internet destinati alle scuole del I ciclo (elementari e medie). Sul sito del ministero dell'Istruzione sono infatti disponibili dal 29 aprile le graduatorie relative al bando PON, che metteva sul piatto 80 milioni di euro per aiutare a dotare docenti e famiglie, che ne erano sprovvisti, della strumentazione minima per sostenere la didattica a distanza. Si tratta quindi di denaro proveniente da Fondi Strutturali Europei e del quale hanno fatto richiesta l'87,2% degli istituti che potevano partecipare, 4.905 su 5.625 in tutta Italia. Il MI fa sapere che la parte restante dell'ammontare complessivo, non assegnata in questa tornata, non rimarrà comunque inutilizzata. E si aggiungerà agli 85 milioni già stanziati per la scuola nel decreto cosiddetto 'Cura Italia', 70 dei quali destinati proprio all’acquisto di device e strumenti per la connettività. A segnalarlo il sito Skuola.net.
In arrivo migliaia di dispositivi
Ai prezzi al consumo medi di questi articoli, vuol dire migliaia di tablet/pc o strumenti per la connettività che tra qualche giorno o settimana al più tardi arriveranno nelle mani degli utilizzatori finali. Sì perché anche in questo momento di emergenza bisogna comunque fare i conti con le tempistiche tecniche delle procedure burocratiche. Nonostante, infatti, la pubblicazione delle graduatorie sia stata piuttosto rapida (il bando è stato ufficializzato il 17 aprile scorso) le scuole dovranno attendere il trasferimento effettivo dei fondi nonché successive procedure di acquisto secondo le regole della Pubblica Amministrazione. Ma ormai ci siamo.
Come sono stati distribuiti i fondi
La regione che ha ricevuto più risorse è stata la Lombardia, a cui è stata assegnata una quota pari a 8.172.708,71 euro (distribuiti a 630 istituti). Subito dopo troviamo la Campania, con 8.159.729,49 euro (628 scuole finanziate), e la Sicilia, con 7.012.685,56 euro (540 istituti raggiunti). Il Lazio, che riceverà 5.116.524,41 euro (da girare a 394 scuole), è la quarta regione a cui arriverà la parte più cospicua di fondi. Somme sostanziose anche per Puglia (4.986.807,76 euro divisi per 384 istituti), Veneto (4.412.153,83 euro a 340 scuole totali), Piemonte (4.309.391,97 euro a 332 strutture), Emilia-Romagna (4.101.359,67 a 316 istituti). Da segnalare il Molise e la Provincia autonoma di Trento: qui hanno partecipato al bando tutte le scuole presenti sul territorio. Dati, questi, che fanno emergere un altro tipo di problema, non legato all'emergenza Covid-19 ma all'organizzazione amministrativa del nostro sistema scolastico: non sempre tutte le scuole che avrebbero i requisiti per accedere a fondi messi a disposizione dallo Stato sono in grado di sostenere gli adempimenti burocratici che sono necessari per ottenerli. In questo caso 16 milioni di euro sono rimasti al ministero dell'Istruzione.
Azzolina: "Ci avviciniamo alla copertura totale"
“Abbiamo lavorato in tempi particolarmente rapidi perché siamo perfettamente consapevoli che le scuole hanno bisogno di queste risorse - ha dichiarato la Ministra Lucia Azzolina - I primi dati che emergono dal secondo monitoraggio sulla didattica a distanza che abbiamo concluso in questi giorni ci dicono che ci stiamo avvicinando alla copertura totale di studenti che avevano bisogno di un tablet o di un pc. Questo grazie ai fondi stanziati con il decreto Cura Italia: 70 milioni erano destinati a questo scopo, alla consegna di device che si trovavano nei laboratori delle scuole e alla collaborazione degli Enti locali. Si tratta di uno straordinario lavoro fatto in sinergia nell’interesse dei ragazzi, affinché nessuno sia lasciato indietro”.
Dove andranno a finire i fondi non assegnati?
La pubblicazione delle graduatorie, come detto, distribuisce alle scuole circa 64milioni di euro, su un totale di 80milioni disponibili. E il resto? Le risorse residue, tiene a chiarire il ministero dell'Istruzione, verranno riutilizzate, in particolare con nuovi avvisi specifici per le scuole del secondo ciclo e per i Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti (sempre per le dotazioni tecnologiche). Così la vice ministra Anna Ascani: "Una misura di questo tipo ci consente di dare pari opportunità su tutto il nostro territorio nazionale. Ogni studente, qualsiasi sia la sua situazione di partenza e il suo contesto familiare, potrà essere raggiunto dalla scuola. Che non lascia indietro nessuno, neanche in situazioni di emergenza come quella che stiamo vivendo. Stiamo lavorando per dotare alunni e istituti di tutti gli strumenti e le competenze necessari".
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