UNA BUONA NOTIZIA

Coronavirus, chiude il padiglione Covid-19 all'ospedale di Parma: in un video la gioia di medici e infermieri

"La forza e il cuore dei nostri ragazzi. Grazie di esserci, a tutti voi. Ce la faremo", ha scritto il sindaco della città Federico Pizzarotti, che ha postato il filmato

© Facebook

Dall'ospedale Maggiore di Parma arriva una buona notizia: il padiglione 26 (adibito alla cura dei pazienti Covid-19) è stato chiuso. Un video, girato nel reparto e pubblicato sui social dal sindaco della città Federico Pizzarotti, immortala la gioia e i festeggiamenti di medici e infermieri. 

"Oggi chiude il padiglione 26 (Covid) all'ospedale di Parma. La forza e il cuore dei nostri ragazzi. Grazie di esserci, a tutti voi. Ce la faremo", ha scritto Pizzarotti nella didascalia che accompagna il filmato. 

Leandra Giudice, l'infermiera che ha postato il video poi ripreso dal sindaco, ha voluto accompagnare le immagini con una riflessione: "Perché ogni sorriso di oggi non è poi solo un sorriso di gioia! Il sorriso di oggi è la paura del primo e di ogni giorno a seguire, paura di sbagliare, di non farcela più, di cadere nel vuoto e nell’angoscia. Oh si, l’angoscia...il più brutto dei sentimenti che un uomo può provare! Come puoi non provarla l’angoscia dopo aver visto quello scempio! Il sorriso di oggi è la rabbia del primo e dei giorni a seguire, rabbia per aver dato poco o non abbastanza; ma probabilmente non sarebbe mai stato abbastanza!".

"Quante mani - continua - avremmo voluto stringere per qualche minuto in più, quante lacrime avremmo voluto asciugare e volti accarezzare.. La parola perde valore di fronte al vortice di emozioni che ci hanno accompagnato. Abbiamo sentito il cuore esplodere vedendo camminare Aldino o Sergio mandare i baci alla moglie dietro uno schermo o Giannino dire che andrà a casa ed è felice. Abbiamo sentito il cuore spegnersi vedendo corpi immobili, freddi, respiri agonizzanti, chiudendo gli occhi alla vita terrena. Ricorderemo ogni corpo, ogni anima che abbiamo accudito e accompagnato e non basterà una vita per dimenticare".

"Dolore, frustrazione, scoraggiamento, ansia, paura, malcontento e poi tenacia, forza, perseveranza, determinazione e chissà quant’altro abbiamo superato e conquistato con la sola arma che avevamo in pugno: collaborazione; che poi a dirla tutta è l''arte' di chi fa il suo dovere!", conclude.