Coronavirus, un funerale per tutte le vittime che non lo hanno avuto
Sono oltre 27mila le persone morte per il virus in Italia che non hanno potuto ricevere il saluto dei loro cari durante il lockdown. Da lunedì potranno essere ricordati con una messa. Papa Francesco: "Prego per i tanti defunti anonimi"
In Italia finora le vittime del coronavirus sono state più di 27mila. Loro, come tutti gli altri morti durante la pandemia, non hanno potuto ricevere il saluto dei loro cari. Nessun funerale tradizionale poiché le misure ristrettive lo vietavano. Da lunedì, secondo quanto previsto dal nuovo decreto del presidente del Consiglio, potranno essere ricordati con una messa riservata al massimo a 15 persone. A tutti quei "defunti anonimi", Papa Francesco ha dedicato una preghiera speciale: "Abbiamo visto le fotografie delle fosse comuni, tanti sono lì".
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Da 4 maggio si potrà dunque chiedere al proprio parroco di celebrare una messa in ricordo di un familliare defunto. L'indicazione, seppur non ufficiale, arriva direttamente dalla Cei. Le salme tumulate ovviamente non verranno disseppellite e in chiesa non potranno essere portate le ceneri se si è proceduto alla cremazione. Secondo il quotidiano la Repubblica quello che non è ancora deciso è se la funzione contemplerà la sola liturgia della parola o anche la consacrazione vera e propria.
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La preghiera del Papa - Il pontefice introducendo la messa a Santa Marta ha voluto ricordare quanti sono morti a causa del coronavirus e in particolare i tanti "defunti anonimi". "Preghiamo oggi per i defunti, per coloro che sono morti per la pandemia - ha detto Bergoglio - con una preghiera speciale per i defunti, diciamo così, anonimi. Abbiamo visto le fotografie delle fosse comuni, tanti sono lì".
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