Non si può dire che questi edifici passino inosservati, per forma, colore e per la sensazione di restare in equilibrio in oltraggio alle leggi della fisica. Alcuni ospitano musei, teatri e altri luoghi pubblici, altri sono invece alberghi e addirittura case di abitazione. Sorge spontanea la domanda: che effetto farà risiedere in strutture del genere? Si trovano un po’ ovunque nel mondo e sono diventate, naturalmente, oggetto di attrazione turistica.
Dormire in un Tetris: Hotel Inntel, Zaandam, Paesi Bassi – Sembra un collage di case dalle forme tradizionali, incastrate le une nelle altre come se fossero in un gigantesco Tetris. C’è da chiedersi come faccia a stare in piedi: questo curioso palazzo ospita un albergo con ben 12 piani e oltre 150 stanze.
Rock e fantascienza: Experience Music Project, Seattle - Progettato da Frank O. Gehry, questo bizzarro edificio ospita un museo dedicato al rock&roll e ai suoi idoli. La facciata è realizzata con 21.000 lastre di diversi metalli, molte delle quali ottenute facendo a pezzi delle chitarre elettriche, in un gioco di colori e riflessi. Si trova qui anche un museo dedicato alla fantascienza.
Mattoncini di Lego: The Icon, St Kilda, Melbourne, Australia – Un edificio che sembra fatto con i mattoncini del Lego, instabilità compresa: in effetti questo palazzo è perfettamente stabile e ospita un complesso di appartamenti. È stato disegnato da Jackson Clements Burrow e la facciata presenta 40 diversi colori.
Dedicato al cervello: Lou Ruvo Center for Brain Health, Las Vegas - Progettato dall'architetto Frank Gehry, questo strano edificio ospita un importante centro di cura e di ricerca per la salute mentale, in particolare sui temi dell'Alzheimer, del Parkinson e dei disturbi della memoria.
Questioni di forma: The Haines Shoe House, York County, Pennsylvania - A vederla sembra proprio uno scarponcino da trekking: questa curiosa casa è stata costruita nel 1949 per reclamizzare le creazioni del suo proprietario, l’imprenditore calzaturiero Mahlon Haines, che vi abitò per qualche tempo. Oggi ospita un piccolo museo.
Case al cubo: Kubuswoningen, Helmond e Rotterdam, Paesi Bassi - Un singolare progetto architettonico, caratterizzato da vari edifici a forma di cubo rovesciato, ideato negli anni Settanta dall'architetto olandese Piet Blom. Le case cubiche sono un complesso residenziale nelle città di Rotterdam e Helmond.
A tutto colore: Hundertwasserhaus, Vienna – Chi ha detto che una casa popolare deve essere brutta e grigia? Lo ha dimostrato l'architetto e artista Friedensreich Hundertwasser, progettista di questo complesso di 50 alloggi popolari, costruiti nel 1986 nella parte est di Vienna, all'insegna dell'allegria e dell'assenza di spigoli vivi. Oggi il complesso è diventato un'attrazione turistica.
Come in una fiaba: Hằng Nga, Da Lat, Vietnam – Nella cultura vietnamita, Hằng Nga è la Dea della luna: per questo questa curiosa costruzione è chiamata “Casa della Luna” o “Casa delle fate”. Le forme sono decisamente non convenzionali e richiamano la forma di un albero, decorato con statue e ornamenti di forme vegetali. Oltre ad essere un’attrazione turistica la struttura ospita anche un piccolo albergo con dieci stanze.
Se non abbiamo mai i piedi per terra: Upside Down House, Clifton Hill Niagara Falls, Canada - Questa bizzarra casetta permette ai visitatori di immaginare come si fa a vivere a testa in giù. Anche all’interno tutto è capovolto, con tanto di mobili appoggiati… al soffitto.
A passo di danza: Fred and Ginger House, Praga – Questo celebre edificio dedicato a Fred Astaire e Ginger Rogers, riproduce le forme di due ballerini avvinghiati nel vortice del ballo. Il palazzo, progettato dagli architetti Vlado Milunić e Frank Gehry. è, curiosamente, sede di una serissima istituzione, gli Uffici Nazionali Olandesi.
Se ci sentiamo “ammaccati”: Krzywy Domek (Crooked Little House), Sopot, Polonia – Un altro celebre edificio dalla forma curiosa: come dice il suo stesso nome, che in italiano potremmo tradurre con "casetta sbilenca", questa costruzione che sembra sia stata schiacciata dal pugno di un gigante, è stata realizzata nel 2004 su progetto di Szotyńscy & Zaleski.