I magistrati di Sorveglianza "non sono sottoposti a qualsivoglia pressione" e "continueranno ad avere come proprio riferimento null'altro che non sia la Costituzione e le leggi". Lo dice una nota del coordinamento nazionale, dove i giudici dicono di sentirsi "colpiti da un ingiustificato attacco" che rischia di ledere "l'autonomia e l'indipendenza della loro giurisdizione", dopo le polemiche sulle scarcerazioni di condannati al 41 bis.