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Coronavirus: superati i 200mila contagi in Italia, ma rallentano i nuovi casi | Messe, verso l'ok ma solo all'aperto

Fitch taglia il rating: Pil -8% nel 2020, debito 156%. Conte: "Sulle riaperture non si può fare di più". Le aziende dei Trasporti: "Impossibile garantire il mantenimento delle distanze"

L'Italia sfonda i 200mila casi complessivi di coronavirus dall'inizio dell'emergenza. Ma si conferma fortunatamente il calo dei nuovi malati e l'aumento dei guariti, come evidenziato dai dati comunicati dalla Protezione civile. Tornano a crescere i decessi giornalieri. E mentre montano le polemiche sulla fase 2, il premier ribadisce: "Per ora sulle riaperture non possiamo fare di più".

"Non siamo nelle condizioni di allentare", ripete come un mantra Giuseppe Conte, che in meno di 24 ore torna a girare il cuore del Nord, prima a Milano, Brescia, Bergamo e Lodi e poi a Genova, per la posa dell'ultima campata del nuovo Ponte di Genova, e in serata Piacenza. "Mi dispiace per quei cittadini rimasti delusi, sono il primo che vorrebbe allentare le misure, ma per ora bisogna continuare così, il nostro obiettivo prioritario è la tutela della salute", ribadisce.

Roma, nel parco bimbi dopo due mesi di lockdown è cresciuto il grano

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Il parco giochi per bambini in viale Tiziano a Roma dopo un paio di mesi di lockdown è invaso dal verde (come quasi tutti i parchi italiani). A far sorridere è il fatto che il parchetto è diventato un campo di grano.

I nuovi dati parlano di un rallentamento dei nuovi casi, ma anche dell'ennesimo aumento delle vittime. Nelle ultime 24 ore sono 2.091 i nuovi casi di positività registrati su territorio nazionale, che portano a 201.505 il numero complessivo. Le persone attualmente positive sono 105.205: la discesa continua calo, con un -608 che fa ben sperare. E conforta, in previsione dell'avvio della sospirata Fase 2, anche il dato sui guariti, 2.317 (ieri 1696): sale a 68.941 il totale. Sale invece a 27.359 il numero delle vittime, con un incremento di 382 decessi: ieri erano stati 333.

Guardando al 4 maggio, sul tavolo del governo restano numerosi nodi da sciogliere. In una lettera al ministro Paola De Micheli, le aziende di trasporto pubblico hanno lanciato l'allarme. "I mezzi di trasporto pubblico non sono in grado di soddisfare i requisiti di distanziamento sociale richiesti dal governo", si legge nella missiva firmata dai presidenti di Agens e Asstta. "Il distanziamento ipotizzato di 1 metro - si evidenzia - limita la capacità del sistema dei trasporti di persone al 25-30% del numero di passeggeri trasportati in condizioni di normalità". Toccherà alla task force guidata da Vittorio Colao elaborare le raccomandazioni per cercare di fronteggiare la situazione.

Uno spiraglio arriva invece sulla questione messe. L'11 maggio, infatti, potrebbero ripartire le celebrazioni all'aperto. L'ipotesi è sul tavolo del governo e, al momento, non c'è alcuna certezza. Se però le valutazioni in corso dovessero avere esito positivo, l'idea sarebbe quella far ripartire le cerimonie intorno a metà maggio e l'ipotesi più concreta ad ora sarebbe quella di permettere dall'11 di svolgerle in luoghi aperti.

Sul fronte economico l'agenzia Fitch ha tagliato il rating dell'Italia a BBB- con outlook stabile. "Il downgrade riflette il significativo impatto del coronavirus sull'economia italiana e sulla posizione di bilancio", scrive l'agenzia di rating in una nota prevedendo una contrazione del Pil dell'8% nel 2020, con il debito pubblico al 156%. Secondo Fitch, gli acquisti della Bce faciliteranno la risposta dell'Italia alla pandemia e allenteranno i rischi di rifinanziamento.

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