L'EVENTO CAMBIA PELLE

Concerto del Primo Maggio: Nannini, Vasco e Zucchero protagonisti nella piazza virtuale

A causa del coronavirus quest'anno l'evento cambia pelle. Nel cast anche Le Vibrazioni, Bugo, Ermal Meta, Edoardo ed Eugenio Bennato e Fabrizio Moro

© Tgcom24

Niente festa di piazza, niente rito collettivo. Quello targato 2020 sarà un Concertone del Primo Maggio rivoluzionato nella sua forma a causa del coronavirus. L'evento, tradizionalmente ospitato da piazza San Giovanni, vedrà gli artisti esibirsi a porte chiuse dall’Auditorium Parco della Musica di Roma e da altre location sparse per l'Italia. La trentesima edizione trasloca così in tv, in prima serata su Rai 3, proponendo un cast volutamente nazional-popolare, nelle intenzioni degli organizzatori, "virato sul cantautorato, per uno spettacolo che possa essere per tutti". Vasco Rossi, Gianna Nannini e Zucchero sono i nomi di punta del cartellone.

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Tra i protagonisti ci saranno anche Aiello, Alex Britti, Bugo e Nicola Savino, Cristiano Godano dei Marlene Kuntz, Dardust, Edoardo e Eugenio Bennato, Ermal Meta, Fabrizio Moro, Fasma, Francesca Michielin, Francesco Gabbani, Fulminacci, Irene Grandi, Le Vibrazioni, Leo Gassmann, Lo Stato Sociale, Margherita Vicario, Niccolò Fabi, Noemi, Orchestra Accademia di Santa Cecilia, Paola Turci, Rocco Papaleo e Tosca.

L'appuntamento promosso da Cgil, Cisl e Uil, che per quest'anno hanno scelto il titolo "Il lavoro in Sicurezza: per Costruire il Futuro" per non dimenticare il significato della giornata legata alla Festa dei lavoratori, sarà condotto dal Teatro delle Vittorie a Roma, mentre i live verranno realizzati principalmente all'Auditorium Parco della Musica di Roma (dove è installato l'Auditorium Stage Primo Maggio 2020) oltre che in altre location scelte direttamente dagli artisti (alcuni saranno in diretta, alcuni saranno registrati con attenzione alla sicurezza di tutti). Ci saranno collegamenti con piazza Maggiore a Bologna, con Firenze, con Napoli. Milano sarà protagonista dalla Terrazza Martini, dal Fabrique e dal Museo del Novecento. 

Massimo Bonelli, direttore artistico e organizzatore dell'evento da 6 anni, ha spiegato: "Non abbiamo voluto rinunciare al nostro ruolo, ma certo abbiamo dovuto fare i conti con la situazione attuale. Non sarà il classico concerto, ma un programma tv a tutti gli effetti con interventi non solo musicali e la Rai padrona di casa. Dopo settimane di concerti da casa, con i limiti tecnologici del caso, la scommessa è stata quella di riportare su un palco la musica dal vivo. A guidarci due linee guida: sobrietà e speranza per il futuro. Sarà sicuramente un evento unico, che speriamo non si ripeta. L'anno prossimo vogliamo tornare in piazza".

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