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Coronavirus, Mattarella: "Le scuole chiuse sono una ferita per tutti"

Il presidente esorta bambini, ragazzi e insegnanti a tenere duro: "Siamo di fronte ad un evento epocale"

Ansa

"Le scuole chiuse sono una ferita per tutti. Ma anzitutto per i ragazzi, per gli insegnanti, per tutti coloro che, giorno per giorno, partecipano alla vita di queste comunità". Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, aggiungendo che "siamo di fronte a un evento eccezionale che tocca la vita di più di otto milioni di ragazze e ragazzi italiani. Un evento drammatico, che possiamo ben definire epocale". Segui gli ultimi aggiornamenti sull'emergenza coronavirus in Italia cliccando qui

"Care ragazze, cari ragazzi, mi rivolgo a voi in una circostanza che nessuno avrebbe immaginato. L'emergenza sanitaria che stiamo vivendo ha sconvolto, in poche settimane, le nostre vite. Oltre all'angoscia per i lutti dobbiamo confrontarci con regole che cambiano drasticamente tante abitudini. Anche la vostra vita è, improvvisamente, cambiata. Le scuole di tutto il Paese sono state chiuse e lo rimarranno fino a quando il pericolo non sarà stato eliminato; e non sarà possibile riaprirle in sicurezza". Questo il messaggio video inviato dal presidente Sergio Mattarella.
 

"La scuola - ricorda - non è soltanto il luogo dell`apprendimento. E' la vostra dimensione sociale fondamentale, nella quale, assieme al sapere e alla conoscenza, cresce e si sviluppa - anche nella relazione con gli altri, con i compagni, con i vostri insegnanti - la personalità di ognuno di voi. Cioè quel che sarete nella vostra vita futura. E' stato così per ciascuno di noi. Me lo ricordo anch`io, dopo tanto tempo".

"La scuola è un esercizio di libertà" - "Per tutti - aggiunge - gli anni della scuola restano un`esperienza decisiva: per quello che si apprende, per le amicizie che si fanno, tante dureranno per tutta la vita, per le persone che si incontrano, per quelli che riconosceremo, sempre, come i nostri maestri. Tutti voi rammenterete queste settimane di forzato isolamento, per ciò che la pandemia vi ha sottratto: le vostre classi, i compagni, i professori. In fondo, costretti a casa, avvertite, molti, forse, con sorpresa, che la scuola vi manca. Probabilmente, non avreste mai immaginato che poter uscire per andare a scuola costituisse un esercizio di libertà. Della vostra libertà".
 

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