FOTO24 VIDEO24 2

Coronavirus, Renzi: "Molto perplesso, c'è qualcosa che non va" | "Se non si riparte in autunno andremo ko"

Il leader di Italia Viva a Tgcom24: "La nostra economia rischia di essere devastata. Riapriamo o moriremo di fame anziché di Covid"

"Non è facile per nessuno, evitiamo le polemiche, ma anche io sono molto molto perplesso. E' un mese che chiedo di riaprire. Spagna e Germania riaprono, la Francia riapre la scuola. Noi abbiamo avuto il lockdown più duro di tutti e non riapriamo: c'è qualcosa che non va. Dirò la mia a Conte giovedì in aula al Senato". Lo ha affermato il leader di Iv Matteo Renzi a Tgcom24. "Se non si riparte in autunno la nostra economia sarà ko", ha aggiunto.

"Riapriamo o moriremo di fame invece che di coronavirus" Secondo Renzi "la nostra economia rischia di essere devastata. Non possiamo continuare ad avere questo problema mentre gli altri Paesi ci mangiano fette di mercato. I posti occupati in terapia intensiva sono calati. Noi oggi non abbiamo l'emergenza di due, tre mesi fa quindi riapriamo le fabbriche, altrimenti non moriamo di Covid ma di fame".

"Conte non ha detto nulla su test e app" Durante l'intervista rilasciata alla trasmissione Fatti e misfatti, il leader di Italia Viva è poi tornato sul discorso di domenica sera del premier Giuseppe Conte: "Ha parlato di tutto ma non di come fare il test sierologico. La app non è nemmeno la soluzione. Spieghiamo anche al ministro degli Esteri, Di Maio che non ha capito nulla di questa roba: la app non dice se sei vicino a un contagiato. Il problema lo risolvi con le celle del telefono. Come fa Israele che è un Paese civile, non serve una app come dice il ministro Pisano con i cervelloni, ma è sufficiente ricostruire i miei movimenti attraverso il controllo delle celle per capire chi ho incontrato. La polizia ha il potere di farlo".

"Incomprensibile libertà di visita solo a parenti" "Chi è lo Stato per decidere se andare a trovare un cugino e non la fidanzata? Queste norme sono incomprensibili", ha affermato ancora Renzi. "Dirò la mia a Conte giovedì in aula al Senato. Questo decreto non è che io lo posso cambiare come senatore: farei un bell'emendamento - ha aggiunto -. Ma perché il premier ha scelto di fare un Dpcm e non un decreto legge? Se fosse così lo cambieremmo ma invece non è così".

"E' un bene che Conte abbia cambiato parere sul Mes" Il leader di Italia Viva ha quindi parlato della nuova posizione del governo sul Mes: "Mi fa piacere che il premier abbia cambiato posizione decidendo di ascoltare il Parlamento e io la penso come la pensa il Pd, Fi e tanti dei 5 stelle: se ci vengono dati 37 miliardi ad ottime condizioni che facciamo ci rinunciamo? L'Europa ci sta aiutando! Non credete a chi dice il contrario".

"Studenti con esame dovevano tornare" Renzi ha infine affermato che "i ragazzi di terza media e di quinta liceo dovevano tornare a scuola a maggio per prepararsi all'esame: lo dico da padre di figli che hanno questa età Ma Azzolina ha deciso di no. Cosa ho proposto allora? Visto che tu hai deciso di non mandarli a scuola utilizza allora questi mesi per fare i lavori nelle scuole: ci sono 55 miliardi di sostegno all'economia, ce ne sono 15 di Cig ma se invece di fare cig li mettessimo nelle scuole, avremmo gente che lavora e scuole pronte per la ripresa".

Mirafiori, il rientro in fabbrica degli operai tra controlli e kit per la sicurezza

1 di 40
2 di 40
3 di 40
4 di 40
5 di 40
6 di 40
7 di 40
8 di 40
9 di 40
10 di 40
11 di 40
12 di 40
13 di 40
14 di 40
15 di 40
16 di 40
17 di 40
18 di 40
19 di 40
20 di 40
21 di 40
22 di 40
23 di 40
24 di 40
25 di 40
26 di 40
27 di 40
28 di 40
29 di 40
30 di 40
31 di 40
32 di 40
33 di 40
34 di 40
35 di 40
36 di 40
37 di 40
38 di 40
39 di 40
40 di 40
A Torino riaprono le Carrozzerie di Mirafiori, fabbrica simbolo del mondo Fca, dopo la stop per l'emergenza coronavirus. Gli operai entrano uno alla volta, da un unico ingresso, la porta 2, attraverso una tensostruttura dove viene controllata la temperatura corporea con una telecamera termica e con il termo-scanner: chi ha più di 37,5 aspetta per un secondo controllo in un gazebo e, se è confermato, viene rimandato a casa. Tutti ricevono il kit con due mascherine e i guanti monouso e una brochure con le regole sulla sicurezza. Il turno è uno solo, dalle 8 alle 16.

Espandi