"Tutti hanno i sindacati e invece noi artisti non abbiamo una rappresentanza". A "Live - Non è la d'Urso" Jo Squillo racconta di aver riunito in una chat una serie di personaggi della musica e dello spettacolo, ben 150, raccogliendo le difficoltà di uno dei settori particolarmente colpiti dall'emergenza coronavirus.
"Noi siamo stati i primi lavoratori a essere colpiti perché già tra gennaio e febbraio eravamo fermi - spiega Jo Squillo nella trasmissione di Canale 5 - Questa crisi ci ha insegnato che non ci sono artisti di serie A e serie B, o serie C. Siamo tutti artisti e abbiamo bisogno di questa vicinanza sociale e di trasmetterla anche agli altri".