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Coronavirus, i sindaci a Conte: "Chiediamo misure indispensabili per la fase 2, non lasciare indietro nessuno"

Oggi la cabina di regia con il governo. L'Anci: "Servono indicazioni chiare e inequivoche, serve un sostegno ai trasporti e al turismo"

Coronavirus, a Milano tram semi-deserti e passeggeri con la mascherina

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La Lombardia è la Regione maggiormente colpita dal coronavirus e a Milano, così come in tutta Italia, le misure di contenimento sono elevate. Rispetto a normali giornate lavorative, i mezzi pubblici sono semi-deserti. Sui tram i viaggiatori sono pochi, tutti a distanza di sicurezza l'uno dall'altro e dotati di mascherina. Anche i tranvieri, al lavoro durante tutta l'emergenza, indossano i dispositivi di protezione individuale. 

"Noi sindaci rivendichiamo misure che riteniamo indispensabili per avviare la fase 2, per una ripartenza vera, che non lasci indietro nessuno. E lo facciamo con la nostra abituale concretezza". Lo scrivono i primi cittadini nella lettera inviata al premier Giuseppe Conte, con cui apriranno oggi il confronto per organizzare il post 3 maggio. "Fin dall'inizio dell'emergenza - aggiungono - abbiamo garantito collaborazione al governo, che confermiamo". 

"Servono indicazioni chiare e inequivoche" Il documento, che è firmato dal presidente dell'Anci, Antonio Decaro, e, a nome di tutti i primi cittadini, dai sindaci dei Comuni capoluogo di Città metropolitana, contiene dieci proposte. "Ripartire con gradualità secondo regole certe e chiare e misure attuabili si deve ed è possibile", si legge nel documento. "Servono linee guida nazionali sui vari ambiti e settori. Serve definirle ed avere il tempo congruo per prepararsi. Serve più di tutto massima chiarezza e condivisione fra i vari livelli di governo-Comuni-Regioni-Stato su chi fa che cosa e con quali risorse".

Le dieci proposte al governo Nel concreto, i sindaci chiedono all'esecutivo di "conoscere prima del 4 maggio l'elenco delle attività che riaprono per adottare le misure necessarie in materia di mobilità e trasporto, per la regolazione degli orari degli uffici e degli esercizi, per regolare il corretto utilizzo da parte dei cittadini degli spazi pubblici (parchi, aree attrezzate, giardini, età)", poi "dare indicazioni chiare e inequivoche sul corretto utilizzo delle mascherine alla popolazione e ai lavoratori, assicurando disponibilità nelle farmacie ad un prezzo fisso calmierato".

"Turismo e mezzi pubblici" I sindaci, inoltre, chiedono, che "le eventuali risorse assegnate alle Regioni, oltre a quelle già attribuite con precedenti provvedimenti, siano vincolate ad attività strettamente legate all'emergenza" e di "migliorare il coordinamento delle misure di sostegno economico per i numerosi settori produttivi colpiti duramente dall'emergenza in modo da assicurare a tutti liquidita in tempi rapidi ed effettivo sostegno con particolare attenzione al settore turistico e balneare". Per quanto riguarda il traporto pubblico locale, si chiede un "integrale sostegno finanziario, inclusi i minori ricavi da perdita della bigliettazione e incentivi sulla micro mobilità elettrica, semplificazioni per la realizzazione di piste ciclabili".

"Puntare sulla ripresa degli investimenti pubblici" Per i primi cittadini bisogna "puntare decisamente e senza indugi per la ripresa degli investimenti pubblici sui Comuni e sulle Città metropolitane. I Comuni sono i principali investitori pubblici del nostro Paese con una capacità di resa delle risorse assegnate incommensurabile rispetto agli altri livelli di governo. I sindaci chiedono poteri straordinari di natura commissariale per la realizzazione di opere di valore superiore ad 1 mln e una decisa semplificazione delle regole in materia di appalti di lavori e servizi. Prevedere, inoltre un finanziamento autonomo della funzione fondamentale delle Città metropolitane in materia di sviluppo economico e produttivo attribuita dalla legge statale".

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