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Coronavirus, Maurizio Cecconi definito uno dei tre "eroi della pandemia" insieme a Anthony Fauci e Li Wenliang

Importante riconoscimento per il primario di anestesia e terapia intensiva dell’Humanitas di Rozzano

Un riconoscimento per aver raccontato - e avvertito il mondo intero - di quanto stava accadendo. L'italiano Maurizio Cecconi, primario di anestesia e terapia intensiva dell’Humanitas di Rozzano (Milano), è stato definito dal Journal of The American Medical Association uno dei tre “eroi della pandemia”. Insieme a lui l’oculista di Wuhan, Li Wenliang, morto di coronavirus dopo averne denunciato la gravità, e Anthony Fauci, l'immunologo della task force Usa.
 

Maurizio Cecconi, 42 anni, tornato in italia da due anni dopo averne trascorsi quattordici in Gran Bretagna, ha organizzato tempestivamente delle videoconferenze con migliaia di colleghi in tutto il mondo per condividere informazioni sull'emergenza. Il suo ruolo, quindi, è stato determinante per limitare quanto più possibile il contagio da coronavirus, capace di mettere in ginocchio mezzo mondo, dall'estremo Oriente a Occidente passando per il cuore dell'Europa.

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