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Da Bergamo alla Sicilia per il coronavirus, dopo 47 giorni Ettore Consonni è tornato a casa

All'inizio di marzo l'uomo, in coma farmacologico, era stato trasportato sull'isola a bordo di un aereo dell'aeronautica militare

E' guarito dal coronavirus ed è tornato a casa Ettore Consonni, il 61enne che, all'inizio di marzo, era stato trasferito in coma farmacologico dall'ospedale di Bergamo al Civico di Parlermo. Il trasporto, avvenuto con un velivolo dell'aeronautica militare, era stato necessario per liberare posti in terapia intensiva nel nosocomio della città lombarda, duramente colpita dalla pandemia.

L'uomo è rimasto incosciente per 26 giorni e, quando si è finalmente svegliato, ha scoperto di non trovarsi più nella sua città ma a migliaia di chilometri di distanza. Per dimostrare la sua ricoscenza ai medici che si sono presi cura di lui e che gli hanno salvato la vita, nonostanze le condizioni critiche, ora Ettore promette di tatuarsi la Sicilia sul petto.

Risultato negativo a due tamponi, e dunque considerato guarito, Ettore è tornato a casa dopo 47 giorni ed ha potuto riabbracciare la sua famiglia. Il 61enne, arrivato alla sua abitazione con un'ambulanza della Croce Rossa, è stato accolto da tutto il condominio con gioia. Ma, dopo attimi di felicità, ha fatto una brutta scoperta. A causa del coronavirus, il fratello e il cognato hanno perso la vita. 

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