Avete presente i dissapori che scorrono tra i fan di PES e quelli di FIFA? Pensate che scorra un po’ di sano agonismo tra i patiti dei due simulatori di calcio targati Konami ed Electronic Arts? Stile tifo da stadio? Vero, come dimostrato da alcune animate discussioni viste online un po’ ovunque. Eppure possiamo garantire che sono semplici scaramucce rispetto alla guerra che fu combattuta su Amiga negli anni ‘90, più precisamente a partire dal 1992.
Prima di allora i patiti di calcio da televisore erano tutti pressappoco concordi nello sfidarsi con Kick Off 2 di Dino Dini, coi suoi “cartellini gailli” e i “calci d’angalo” (si, la traduzione lasciava un po’ a desiderare). Un giocone con cui tanta gente ha trascorso parecchi pomeriggi.
Poi avvenne il putiferio: da un lato la Sensible Software di John Hare annunciò il promettente Sensible Soccer, da un altro Dino Dini svelò il seguito “spirituale” di Kick Off, intitolato Goal! (o meglio, Dino Dini’s Goal!, raro caso di autorialità nel mondo dei videogame) e prodotto da Virgin Games dopo il divorzio di Dini dalla storica ANCO.
Entrambi con visuale a volo d’uccello, entrambi su Amiga. Entrambi che sembravano assai interessanti. Ma, è noto, due giochi di calcio sono troppi. E così via di faide e lotte, a partire dalle anteprime e dalle recensioni dei due giochi usciti a pochi mesi di distanza fra loro, tra il 1992 e il 1993, che di certo hanno contribuito ad alimentare la sfida tra le due “tifoserie”.
Voi lettori Mastergame conoscete sicuramente già tutto di Sensible Soccer, quindi concentriamoci su GOAL!, di fatto un parente davvero molto stretto del precedente e apprezzatissimo Kick Off!, uscito nel 1992 su Amiga e Atari ST, con versione PC a seguire. La più interessante differenza col precedente Kick Off è la presenza di due differenti visuali, una ravvicinata simile a quella del precedente gioco e l’altra più ampia, con i giocatori davvero piccini.
Sebbene, salvo specifiche opzioni, le due visuali andassero cambiate manualmente tramite un colpo di barra spaziatrice, passare da una all’altra poteva tornare comodo in quelle situazioni in cui una visione d’insieme del campo tornasse più utile (come nei calci piazzati). Più una finezza che un punto di forza del gioco, a dire il vero.
Fortunatamente Goal! ereditò da Kick Off! anche l’ottima giocabilità, ulteriormente rifinita grazie soprattutto a un’evoluzione della funzione “aftertouch” che permette di gestire la palla al piede in modo molto naturale indirizzandola proprio dove si vuole (il tutto, ricordiamo, usando un singolo pulsante sul joystick per fare tutto... alla faccia dei joypad odierni con 72 tasti).
Goal! si presenta inoltre con una simpatica selezione di squadre e con la possibilità di organizzare da subito una lega personalizzata, senza contare la gradita modalità “Arcade” a difficoltà crescente e il buon editor di team. Mancava, purtroppo, una completa modalità “campionato”, qualcosa che fu rinfacciato da più di una recensione all’epoca.
Al momento del lancio sul mercato comunque il gioco trionfò, con oltre 60mila copie vendute nel giorno di debutto, numeri che oggi fanno sorridere se rapportati a quelli di un FIFA o un PES, ma che nei primi anni ‘90 risultavano decisamente importanti.
La partita di Goal! non terminò su personal computer: appena un anno più tardi ecco che il gioco debutta anche su Mega Drive e Super Nintendo con il lapidario titolo Dino Dini’s Soccer, raccogliendo anche in questo caso delle buone valutazioni dalla stampa.
E la sfida con Sensible Soccer? Alla lunga il gioco di Dino Dini deve aver piazzato meno copie del diretto concorrente, considerando che Goal! non ebbe mai un seguito e che Dino Dini si allontanò dal mondo dei videogame mentre Sensible Soccer ebbe un radioso futuro, con uscite annuali durate fino al 1997. Senza contare che ogni anno viene ancora aggiornato da un gruppo di affidabili fan organizzati sul sito SensibleSoccer.de.
Insomma, almeno sul fronte del successo commerciale, Sensible Soccer ha battuto Goal! 3 a 1.