Primo sole

Tintarella da lockdown: come abbronzarsi sul balcone

Consigli e precauzioni per le prime esposizioni solari anche senza uscire di casa

Gli anni scorsi ai primi di maggio erano tante le persone in grado di esibire un bel colore dorato, magari con la complicità di un long weekend trascorso al mare o di un viaggio pasquale in una località esotica: quest’anno, invece, le restrizioni imposte dal lockdown ci hanno reso forzatamente pallidi. Eppure, possiamo correre ai ripari rispettando nello stesso tempo le regole e le restrizioni di questo periodo: anche se non è brillante come quello delle località rivierasche o di montagna, il sole splende anche in città e possiamo godercelo in molti modi. 

IL SOLE ABBRONZA IN OGNI CASO – Il minore inquinamento ha reso l’aria più limpida anche nelle città della Pianura Padana: i raggi solari arrivano perciò diretti e “abbronzanti” sui terrazzi e nelle case di tutta Italia. Via libera dunque alla tintarella urbana: basta stendersi al sole su una sdraio, un lettino o anche una semplice sedia per cominciare a togliersi di dosso il grigio dell’inverno. Se abbiamo un fazzoletto di giardino o un balcone il gioco è fatto; basta però anche un semplice terrazzino o una stanza soleggiata della casa per allestire un mini-solarium. Con una seduta comoda, un buon libro e una borraccia d’acqua a portata di mano, il gioco è fatto. Se siamo dentro casa occorre spalancare la finestra, perché i raggi Uv non penetrano attraverso i vetri. 

PERCHÉ IL SOLE È IMPORTANTE – La luce del sole ha un potente effetto antidepressivo e il semplice fatto di vederci allo specchio con un aspetto più roseo e sano migliorerà il nostro umore. I raggi solari, oltre a regalarci un bel colorito, hanno l’importante funzione di attivare la vitamina D, importantissima per la salute delle nostre ossa. Per questo è importante, anche in questi giorni di clausura, trovare un modo per prendere un po’ di sole. La “dose” giusta per la nostra salute è di circa 30 minuti al giorno, esponendo non solo il viso, ma anche le braccia scoperte e possibilmente le gambe. Scegliamo il momento della giornata più adatto a seconda della temperatura esterna, preferendo a seconda dei casi i momenti più tiepidi o quelli meno ardenti: in generale, le ore centrali della giornata sono le meno consigliabili, ma finché le temperature sono frizzanti, possono essere le più indicate, prestando però attenzione a ripararsi al minimo segno di arrossamento. 

PRIMA DELL’ESPOSIZIONE – In città valgono le stesse regole che applichiamo quando siamo in un luogo di vacanza. Se decidiamo di sottoporci a una depilazione, è bene pianificarla almeno due giorni prima di cominciare ad esporci al sole, perché ceretta, rasoio e creme rendono la pelle particolarmente sensibile e l’esposizione al sole potrebbe provocare spiacevoli irritazioni. Analoghe cautele valgono per lo scrub, peraltro molto utile per eliminare le cellule morte e preparare l’epidermide a ricevere i raggi solari. Anche in questo caso, meglio lasciar riposare la pelle per 24-48 ore prima di cominciare con i bagni di sole. 

LE CREME SOLARI – Proprio come faremmo al mare, in montagna o in piscina, un buon solare è indispensabile: il sole abbronza e scotta in ogni caso: in casa o sul balcone manca solo il riverbero sull’acqua o sulla sabbia, ma l’energia dei raggi UV è dannosa in ogni caso, anche se il sole ci sembra meno intenso.  Si tratta poi delle nostre prime esposizioni, quindi la pelle è particolarmente sensibile: proteggerla è indispensabile.  Esponiamoci al sole con gradualità, soprattutto se abbiamo la carnagione chiara, e abbassiamo progressivamente e con cautela il fattore di protezione quando avremo cominciato ad avere un po’ di abbronzatura. Per vedere la pelle che comincia a scurirsi occorre esporsi con una certa regolarità perché il sole della primavera non è intenso come quello estivo. Alla fine del bagno di sole non dimentichiamo una doccia rinfrescante e una generosa dose di crema idratante. 

IL COSTUME DA BAGNO – Se la temperatura lo permette, possiamo indossare il nostro costume da bagno preferito. Più sarà ridotto, maggiori saranno le parti del corpo che i raggi solari potranno raggiungere per un’abbronzatura più estesa ed uniforme. Facciamo attenzione: se nei primi giorni utilizziamo un costume più coprente e poi passeremo a uno più succinto, le zone che esponiamo per la prima volta andranno protette con attenzione, per non rischiare una scottatura “a strisce”. 

UN AIUTO DALL’ALIMENTAZIONE – L’abbronzatura è la risposta dell’organismo che, per proteggersi dai raggi Uv, produce melanina. Per aiutare la produzione di questa sostanza possiamo mettere in tavola cibi ricchi di beta-carotene e vitamine, tra cui arance, carote, zucca, albicocche, frutti di bosco, ortaggi verdi. Non dimentichiamo una corretta idratazione, bevendo almeno due litri di acqua al giorno.