"Si può ragionare su una regionalizzazione delle aperture: nelle zone con un numero inferiore di persone positive al coronavirus è più facile valutare la catena dei contatti". Così il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, sul lavoro per la fase 2 portato avanti con la task force guidata da Vittorio Colao. Estate al mare? "Non rispondo alle domande per le quali sarebbe necessario avere la sfera di cristallo", ha detto.
Durante la trasmissione "Che Tempo Che fa" Patuanelli non ha comunque criticato le regioni che hanno consentito l'avvio della realizzazione delle strutture recettive sul mare perché consentirà di "avere la possibilità eventuale che si generino dei flussi turistici, se questo sarà consentito. Se non ci prepariamo non l'avremo mai il flusso".
Il decreto legge di aprile, ha garantito, varrà "il doppio o anche fino al triplo del decreto di marzo" il cosiddetto Cura Italia e gli indennizzi a fondo perduto alle Pmi ne saranno "il cuore". Il ministro dello Sviluppo economico ha poi aggiunto che "sul Mes sono stati spesi fiumi di parole. Conte sta facendo una trattativa molte forte in Europa. Ho una fiducia cieca nel presidente del Consiglio e sono certo che questa trattativa si chiuderà nel migliore dei modi e avremo tutti gli strumenti per affrontare la crisi".
Gallera: "In Lombardia non riapriamo senza condizioni" Intanto l'assessore al Welfare lombardo, Giulio Gallera, in merito alla fase 2 del coronavirus, ha assicurato: "Si riaprirà il 4 maggio solo nella massima sicurezza. Tutti devono avere mascherine e guanti e deve essere misurata la temperatura prima di entrare al lavoro. Se si realizzano queste condizioni riapriamo, altrimenti no". L'assessore ha anche escluso l'apertura di bar alla sera e dei ristoranti.