Coronavirus, allarme carceri: alle Valette di Torino 60 detenuti positivi su 1250 reclusi
"Il personale non ha strumenti di protezione e perciò in parecchi cominciano a rifiutarsi di entrare nelle sezioni più a rischio", spiega Leo Beneduci, segretario nazionale dell'Osapp
Leo Beneduci, segretario nazionale dell'Osapp, l’Organizzazione Sindacale Autonoma di Polizia Penitenziaria, è allarmato per l'emergenza coronovirus nelle carceri italiane. A preoccupare è soprattutto la situazione del carcere delle Vallette a Torino, dove almeno 60 detenuti su 1250 sono positivi al virus. Un dato che la polizia penitenziaria legge come "situazione esplosiva".
"Il personale non ha strumenti di protezione e perciò in parecchi cominciano a rifiutarsi di entrare nelle sezioni più a rischio", spiega Beneduci. Per arginare il rischio contagio, a Torino alcuni detenuti sono stati mandati in ospedale o agli arresti domiciliari. Tra questi, un caso più di tutti ha destato scalpore: Gabriele Defilippi, il torinese condannato in via definitiva a 30 anni per l' omicidio della sua professoressa Gloria Rosboch, ha contratto il virus ed è stato mandato a casa, in detenzione domiciliare.
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