Coronavirus, Wuhan rivede bilancio: morti sono 3.869
Le autorità hanno spiegato che alcuni pazienti sono deceduti in casa perché non potevano essere curati negli ospedali e pertanto non erano stati finora conteggiati nelle statistiche ufficiali
Coronavirus, Wuhan esce dal lockdown e ritornano gli abbracci (con mascherina)
La città di Wuhan, il focolaio del Covid-19, ha rivisto a sorpresa i numeri di contagi e decessi aumentandoli, rispettivamente, di 325 e di 1.290 unità, giungendo quindi a 50.333 casi e 3.869 morti. Il quartier generale municipale ha spiegato in una nota, secondo i media locali, che la "revisione è conforme a leggi e regolamenti, e al principio di essere responsabili verso la storia, le persone e i defunti".
In un comunicato stampa pubblicato sui social network, l'amministrazione della città, che conta 11 milioni di abitanti, messi in quarantena alla fine di gennaio, spiega che al culmine dell'epidemia, alcuni pazienti sono deceduti in casa perché non potevano essere curati negli ospedali. Pertanto, non erano stati finora conteggiati nelle statistiche ufficiali, che tengono conto solo delle persone decedute nelle strutture sanitarie.
Queste nuove statistiche fanno "schizzare" del 50% il bilancio dei morti della sola città di Wuhan, che ora toccano quota 3.869. Anche il numero totale di casi di contagio riscontrati nella città epicentro dell'epidemia è stato corretto al rialzo, ma di soli 325 casi, attestandosi a 50.333.
I dubbi sulla trasparenza della Cina nella gestione dei dati Per tutta la Cina, il numero di contagi supera quota 80mila. Pechino afferma di aver ampiamente contenuto l'epidemia ma, all'estero, molte voci hanno messo in dubbio il rapporto ufficiale pubblicato dalle autorità cinesi. Il presidente francese Emmanuel Macron giovedì ha parlato di aree grigie nella gestione dell'epidemia da parte della Cina, dichiarando al Financial Times che ci sono state "palesemente delle cose che sono accadute ma che non si conoscono".
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