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Confindustria, Bonomi designato presidente: "Insieme cambiamo l'Italia"

Di fonte a una classe politica "smarrita", dice, "tocca alle imprese indicare la via". Numero uno di Assolombarda, Bonomi ha sempre lavorato nel settore biomedicale

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Carlo Bonomi è stato designato presidente di Confindustria, vincendo la sfida del voto del Consiglio Generale di via dell'Astronomia con Licia Mattioli. A Bonomi sono andati 123 dei 183 voti del Consiglio, mentre la Mattioli ne ha ottenuti poco meno della metà, 60. Per l'elezione definitiva bisognerà però attendere il voto dell'assemblea privata prevista per il 20 maggio.

"Insieme cambiamo l'Italia" - Bonomi ha detto agli industriali, nell'assemblea a porte chiuse: "Gli amici che abbiamo di fronte richiederanno molta dedizione, molta passione civile", i valori che "hanno portato i nostri padri e le nostre imprese a ricostruire l'Italia nel dopoguerra. Ci sarà bisogno dell'impegno di tutti. Insieme dobbiamo cambiare l'Italia. Abbiamo una grande occasione, in un momento molto drammatico forse abbiamo l'occasione di fare quelle modifiche strutturali di cui il Paese ha bisogno". Bonomi ha poi espresso i suoi dubbi sui "comitato di esperti" in politica spiegando che "vanno benissimo, ma la loro proliferazione dà il senso che la politica non ha capito, non sa dove andare. Abbiamo un comitato a settimana, senza poteri, senza capire dove si vuole andare. E il tempo è nostro  nemico, rischia di disattivare la nostra presenza nelle catene del valore aggiunto mondiali". 

"La politica ci ha esposto a un clima anti-industriale" - Intervenendo sull'emergenza lockdown, il neo presidente designato ha poi chiarito che "la politica ci ha esposto ad un pregiudizio fortemente anti-industriale che sta tornando in maniera importante in questo Paese. Non pensavo di sentire più l'ingiuria che le imprese sono indifferenti alla vita dei loro collaboratori. Sentire certe affermazioni da parte del sindacato mi ha colpito profondamente. Credo che dobbiamo rispondere con assoluta fermezza". E ancora, in merito all'emergenza sanitaria ed economica, ha sottolineato che di fronte "abbiamo una sfida tremenda da affrontare". 

Il lockdown, ha aggiunto, provocherà una "voragine" per il Pil. E la strada giusta non è quella, spiega, di fare indebitare le aziende. "Non abbiamo ancora - ha ripreso - dispositivi di protezione distribuiti in massa, non abbiamo tamponature a tappeto, non abbiamo indagine a cluster della popolazione sulla concentrazione di contagi, né test sierologici sugli anticorpi, né tecnologie di contact tracing". Ed ecco l'appello: "Insieme dovremo cambiare anche noi imprese, se vogliamo che cambi l'Italia". 

Boccia: "Sia l'uomo della ricostruzione" - L'auspicio del presidente uscente Vincenzo Boccia è che "Bonomi sia per tutti noi il presidente della ricostruzione dell'economia del Paese. Gli saremo tutti vicini perché sappiamo distinguere il momento di confronto serrato tra di noi dal momento di lavorare uniti e insieme". Boccia ha descritto Bonomi come "emozionato, responsabile, coraggioso nel mettersi a disposizione del sistema Confindustria in questo momento. Come è stata coraggiosa Licia Mattioli a confrontarsi fino in fondo. Carlo ha ragione, dobbiamo riscoprire i valori fondamentali dello spirito di comunità in Confindustria. Se vogliamo trasferirlo al Paese è il momento che tocca a noi. Saranno tempi difficili, di impegno, sacrifici e di pochi onori". 

Il 20 maggio il voto definitivo - Nella votazione online non ci sono state schede bianche né nulle e il risultato è stato validato dai probiviri, Sergio Arcioni, Luca Businaro, Gabriele Fava e Antonio Serena Monghini, assistiti dal notaio Cesare Quaglia. Il Consiglio generale si è svolto a distanza, con la presenza, nella sede di Confindustria, del presidente Vincenzo Boccia, del direttore generale Marcella Panucci e dei due candidati. Il 20 maggio l'assemblea dei delegato eleggerà il 31esimo presidente di Confindustria, mentre il 30 aprile il Consiglio generale si esprimerà sulla squadra dei vicepresidenti scelta dal presidente designato. 

Chi è Carlo Bonomi - Presidente di Assolombarda dal 2017, Carlo Bonomi è un imprenditore del settore biomedicale. Nato a Crema nel 1966, presiede il Consiglio di amministrazione della Synopo, società che opera nel settore della strumentazione e dei consumabili per neurologia e guida le aziende manifatturiere da essa controllate, Sidam e Btc Medical Europe. 

Presidente del Cda di Ocean e Marsupium e consigliere indipendente di Springrowth, dal novembre 2019 fa anche parte del Consiglio dei amministrazione di Dulevo International. L'interesse per la ricerca e il lavoro nelle imprese a elevato contenuto d'innovazione hanno connotato il suo percorso professionale, iniziato in una multinazionale della diagnostica in vitro e proseguito ricoprendo incarichi in società di ricerca pubbliche e private. 

Le cariche in Confindustria - Negli anni, Bonomi ha ricoperto diversi ruoli all'interno di Confindustria. E' stato infatti vicepresidente di Assolombarda con delega a Credito e finanza, fisco, organizzazione e sviluppo. Nel 2016 il Consiglio di presidenza di Confindustria ha nominato Bonomi presidente del Gruppo tecnico per il fisco. E' membro del Consiglio generale di Confindustria e del Consiglio di presidenza di Confindustria Lombardia. Dal lulgio 2019 è presidente della Fondazione Assolombarda. 

Nel sistema di rappresentanza ha svolto altri incarichi: consigliere incaricato per ricerca, innovazione e agenda digitale di Assolombarda; presidente gruppo merceologico terziario innovativo di Assolombarda; vicepresidente Gruppo giovani imprenditori di Assolombarda; vicepresidente regionale del Gruppo giovani imprenditori di Confindustria Lombardia. 

Dal giugno 2017 Bonomi è membro del Consiglio generale di Aspen Institute Italia, del Consiglio di amministrazione di Ispi (Istituto per gli studi di politica internazionale) e, dal novembre 2018, del Consiglio di amministrazione dell'Università Bocconi. Dal luglio 2018 è Past President di Cancro Primo aiuto, onlus con sede a Monza, che assiste i malati e le loro famiglie. 

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