FOTO24 VIDEO24 2

Coronavirus, Von der Leyen: "La Ue chieda scusa all'Italia" | Macron: "Senza un fondo comune Europa a rischio"

Intanto il presidente della Bce, Christine Lagarde, spiega che di essere "pronta a tutto" contro lo shock che la pandemia ha inflitto all'eurozona

Ansa

Ancora una volta la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha ammesso che in Europa "molti erano assenti quando l'Italia ha avuto bisogno di aiuto" contro il coronavirus, E quindi ora l'Ue ora deve presentare una scusa sentita all'Italia", Intanto il presidente francese Macron avverte Bruxelles: il progetto politico europeo è a rischio senza un fondo che "possa emettere debito comune con una garanzia comune".

La von der Leyen: "Dobbiamo proteggerci a vicenda" - Al Parlamento europelo la von der Leyen ha ribadito che "c'è voluto parecchio tempo perché tutti capissero che dobbiamo proteggerci a vicenda. La verità è questa: ora l'Unione europea è diventata il cuore pulsante della solidarietà europea. La vera Ue è in piedi, è presente per aiutare i piu' bisognosi". Ed è l'Europa "in cui i medici" da tutta Ue "hanno salvato le vite in Italia".

Sul fronte economico "l'Ue ha fatto piu' in queste ultime quattro settimane, di quanto non abbia fatto nei primi quattro anni dell'ultima crisi". Ha dato una risposta collettiva, mobilitando oltre "tremila miliardi di euro. Ma sappiamo che dovrà essere fatto molto di più, perché questa è una lunga strada e il mondo di domani sarà molto diverso da quello di ieri", ha concluso Ursula Vo der Leyen al Parlamento Ue.

Macron: "Serve un fondo comune" Da parte sua il presidente francese, Emmanuel Macron, ha messo in guardia Bruxelles sul possibile crollo del "progetto politico" europeo nel caso in cui l'Ue non appoggi le economie, come quella italiana, più colpite dal coronavirus, aiutandole a ripartire. In un'intervista al Financial Times, l'inquilino dell'Eliseo ha escluso ogni scelta diversa dalla creazione di un fondo che "possa emettere debito comune con una garanzia comune" per finanziare gli Stati membri in base alle loro necessità. 


La Lagarde: "Bce pronta a tutto" E anche il presidente della Bce, Christin Lagarde, ha detto di essere "pronta a fare qualunque cosa necessaria" contro lo shock che la pandemia ha inflitto all'Eurozona. La Bce, ha spiegato, "è pronta ad aumentare le dimensioni dei suoi programmi di acquisti titoli e aggiustare la loro composizione, nella misura necessaria e per tutti il tempo necessario", e a "valutare ogni azione e ogni contingenza". Ma ha anche sottolineato come saranno necessari ulteriori sforzi internazionali per contrastare le conseguenze dello scoppio e della diffusione del coronavirus come "le misure contro la crisi proposte dal Fmi".

Londra come non l'avete mai vista

1 di 30
La City di Londra, centro finanziario del paese dove lavora mezzo milione di persone, sede della Bank of England. Si stima che l’impatto del Covid sull’economia del Regno Unito supererà quello della Great Depression, della Seconda Guerra Mondiale e della crisi del 2008.
2 di 30
Brick Lane. La strada simbolo dell’East End londinese. Famosa per i murales e la movida notturna.
3 di 30
Trafalgar Square, considerata il cuore di Londra sin dal Medioevo. Qui si affaccia la National Gallery, il museo che ogni anno accoglie quasi 6 milioni di visitatori.
4 di 30
Floral Street, a due passi da Covent Garden. Qui Paul Smith’s aprì la sua prima boutique. Ora via dello shopping.
5 di 30
Westminster Bridge e il London Eye. Fermo dal 20 Marzo.
6 di 30
Liverpool Street Station: una delle stazioni più affollate di Londra. Ogni anno usata da più di 60 milioni di persone.
7 di 30
Regents Street St James: a due passi da Piccadilly Circus. Una delle zone più affollate del centro città.
8 di 30
Giovanni’s of Covent Garden: uno dei ristoranti italiani più prestigiosi di Londra. L’impatto del Covid sui 40 mila ristoranti della città è ancora difficile da prevedere.
9 di 30
Millennium Bridge soprannominato Wobbly Bridge, il ponte traballante per via delle oscillazioni provocate dal passaggio dei pedoni. Non è mai stato così fermo dalla sua apertura, nel 2000.
10 di 30
Cattedrale di St. Paul, accompagna la vita dei londinesi da oltre 1.400 anni. E’ il luogo più sacro di della capitale britannica. Raffigurato da pittori come Canaletto e Turner, ospita le spoglie di sudditi eccellenti, da Winston Churchill all’ammiraglio Nelson.
11 di 30
Chinatown: l’enclave della comunità cinese a Londra, incastonata tra i quartieri centrali di Soho e West End, insolitamente deserta.
12 di 30
Covent Garden: elegante mercato coperto nel West End, la principale zona di Londra per teatri e intrattenimento. Ricco di vetrine e ristoranti, dal 1660 è palcoscenico per artisti di strada e musicisti.
13 di 30
Waterloo Place, costruito all’inizio del diciannovesimo secolo, con le sue statue commemora gli eroi dell’Impero Britannico.
14 di 30
Leicester Square: piazza pedonale nel cuore di Londra dove si affacciano i teatri del West End oltre che bar e ristoranti. Costantemente affollata, di giorno e di notte.
15 di 30
Apple Market: originariamente un mercato di frutta e verdura che risale al 13esimo secolo.
16 di 30
Le strade di Soho, deserte.
17 di 30
The Mall: il lungo viale che porta a Buckingham Palace. Milioni di londinesi vi si sono ammassati nel corso della storia per salutare e acclamare Re e Regine. Dal 1748 qui si svolge il Trooping The Colour, la parata militare in onore del Compleanno del monarca.
18 di 30
Piccadilly Circus: l’incrocio più famoso di Londra divenuto attrazione turistica. Ad osservare i display luminosi è rimasto solo Artenos, il dio greco dell’amore corrisposto.
19 di 30
The Shard: il grattacielo progettato da Renzo Piano inaugurato nel 2013. Con i suoi 310 metri è l’edificio più alto d’Europa.
20 di 30
Southwark Bridge.
21 di 30
Southwark: la passeggiata lungo il Tamigi.
22 di 30
Un vicolo all’ombra della City di Londra. Si stima che l’impatto del Covid sull’economia del Regno Unito supererà quello della Great Depression, della Seconda Guerra Mondiale e della crisi del 2008.
23 di 30
Leicester Square: piazza pedonale nel cuore di Londra dove si affacciano i teatri del West End oltre che bar e ristoranti. Costantemente affollata, di giorno e di notte.
24 di 30
No Busking: una delle categorie più colpite è quella dei musicisti e degli artisti di strada (buskers),a Londra sono decine di migliaia a contendersi i siti messi a disposizione dalla municipalità.
25 di 30
Southbank Bridge.
26 di 30
West End: la zona dei teatri per antonomasia. A Londra ce ne sono ben 230, per un giro di affari di quasi due miliardi di euro l’anno.
27 di 30
Trafalgar Square, considerata il cuore di Londra sin dal Medioevo. Qui si affaccia la National Gallery, il museo che ogni anno accoglie quasi 6 milioni di visitatori.
28 di 30
Brick Lane. La strada simbolo dell’East End londinese. Famosa per i murales e la movida notturna.
29 di 30
 Lo skyline londinese. 
30 di 30
Millennium Bridge soprannominato Wobbly Bridge, il ponte traballante per via delle oscillazioni provocate dal passaggio dei pedoni. Non è mai stato così fermo dalla sua apertura, nel 2000.

Espandi