Fino a 300 al giorno

Ma per il Covid-19 la produzione Seat dirotta sui ventilatori

Sulle linee di montaggio della nuova Leon escono i macchinari per la ventilazione respiratoria

Il lancio della Nuova Seat Leon ha purtroppo coinciso con lʼemergenza sanitaria, che ha colpito la Spagna con la stessa veemenza dellʼItalia. In Europa sono i due Paesi ad aver avuto il peggior bilancio di contagiati e vite umane a causa del virus e anche in Spagna gli sforzi per combatterlo hanno indotto molte aziende a riconvertire la produzione per aiutare il Paese.

Seat ha così deciso di utilizzare le linee di assemblaggio proprio della Leon di quarta generazione per produrre ventilatori respiratori. Lo stabilimento di Martorell, il grande impianto poco distante da Barcellona che il gruppo Volkswagen sta utilizzando anche per produrre modelli Audi oltre che Seat, si è messo a disposizione del Paese. Ha ottenuto l’autorizzazione dell’Agenzia Spagnola di Medicinali e Prodotti Sanitari per la ricerca clinica e ha avviato la produzione di respiratori OxyGEN. A regime arriverà a realizzarne 300 al giorno.

Ognuno consta di oltre 80 parti elettroniche e meccaniche, tra cui un motorino tergicristalli debitamente adattato, ed è sottoposto a un esaustivo controllo qualità con sterilizzazione tramite raggi ultravioletti. Tanti i partner del progetto OxyGEN, per il quale sarebbe lunghissima la citazione. Basti dire che, come un poʼ ovunque nel mondo, lʼindustria dellʼauto ha accantonato progetti ambiziosi di mobilità e si è fatta avanti per sostenere la lotta al Covid-19.

Fornire una risposta in una situazione di scarsità di materiali è una priorità e una responsabilità per un’azienda dalla grande capacità industriale come Seat”, ha detto Carsten Isensee, Presidente e Vicepresidente Finanza e IT della Casa spagnola. Forte di 15 mila addetti, Seat ha chiuso il 2019 con 575 mila vetture vendute, il suo miglior anno di sempre.

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