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Coronavirus, Trump rilancia le accuse all'Oms: "Hanno fatto un tragico errore o sapevano" 

Secondo il presidente statunitense l'organizzazione avrebbe "trattato molto male gli Usa a favore della Cina"

"Hanno fatto un orribile, tragico errore nella gestione della pandemia di coronavirus o forse sapevano cosa stava succedendo". Donald Trump rilancia il suo attacco contro l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), dopo aver sospeso i finanziamenti in attesa dall'esito dell'inchiesta Usa sulla risposta dell'agenzia Onu al coronavirus. "Hanno trattato gli Usa molto male a favore della Cina", ha aggiunto.

Trump ha poi minacciato di usare la sua "autorità costituzionale" per sospendere formalmente le due camere del Congresso, attualmente in pausa sino a inizio maggio, in modo da poter procedere con le nomine della sua amministrazione, "alcune delle quali - ha sottolineato - sono legate all'emergenza coronavirus". Il tycoon si è lamentato che molte delle persone da lui nominate attendono troppo a lungo la conferma.

Ma intanto il presidente guarda al futuro per un ritorno alla normalità. Ha affermato che i dati suggeriscono che la nazione avrebbe superato il picco dei casi di coronavirus e che si può iniziare a pensare a una graduale riapertura delle attività. "Riapriremo alcuni Stati prima di altri e penso che alcuni Stati possano davvero riaprire prima del primo maggio", ha proseguito, riferendosi alla scadenza delle linee guida per il distanziamento sociale.

Inoltre Trump ha spiegato che la Food and drug administration (Fda) ha autorizzato 48 test per il coronavirus, compreso uno della Abbott sugli anticorpi che accerterà se una persona è stata contagiata in precedenza e ha sviluppato l'immunità.

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