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A Robbio (Pv) il 22% ha o ha avuto il Coronavirus. Il sindaco: test per tutti

Il paese è stato il primo a permettere ai cittadini un test a tappeto: i dati che emergono sono 10 volte tanto quelli accertati ufficialmente

Ansa

In Italia i casi di Coronavirus potrebbero essere dieci volte tanto quelli accertati. La conferma arriva da Robbio, un paese di circa 6mila abitanti in provincia di Pavia dove il sindaco ha deciso di permettere alla popolazione di effettuare il test del sangue per valutare sia la positività al Coronavirus sia l'eventuale presenza di anticorpi. 

Circa 2000 persone si sono sottoposte volontariamente all'esame e i primi dati sono impressionati: su 910 pazienti, 100 sono positivi e in altrettanti si è rilevata la presenza di anticorpi. Si tratta di oltre il 20% del campione: 200 persone, un numero dieci volte superiore ai circa 20 casi registrati in paese secondo i dati ufficiali dell'azienda sanitaria territoriale. 

Ecco nel dettaglio il risultato:
Pazienti esaminati e refertati 910
Maschi 349
Femmine 461
Positivi maschi 45
Positivi femmina 55
Positivi per IGG 98
Positivi per Igg e IGM 2
Età 4-89
Il positivo IGG più giovane ha 9 anni (femmina) il più anziano 89 (maschio).

Cosa significa? Che se il test è veramente attendibile, su 910 persone, 100 (ossia circa l'11%) sono risultate positive al Coronavirus mentre altre 100 hanno gli anticorpi (Igg e Igm) e quindi hanno già avuto e sconfitto il Covid-19. Duecento su 910, il 22%. "E' un dato che dovrebbe far riflettere - dice il sindaco di Robbio Roberto Francese -. Moltissimi di quelli risultati positivi sono quelli che chiedevano il tampone per sintomi lievi e curati in casa o addirittura asintomatici e i loro parenti che convivono con loro. Nel momento in cui viene accertata la positività, possono essere realmente isolati". Non solo, altre 100 persone hanno avuto il Covid19 e sono guarite. "E' importante conoscere questo dato per la ripartenza - prosegue Francese -. All'inizio ci hanno presi per pazzi, ma ora il nostro caso è studiato in tutto il mondo. L'Ats ha voluto verificare alcuni casi con un secondo tampone che ha confermato i risultati: ci avevamo visto giusto".

Dati indispensabili per capire quando e come ripartire. Se confermati, su scala lombarda, significherebbe che 2,2 milioni di cittadini hanno avuto o hanno ancora con pochi o senza nemmeno un sintomo il virus. Decisamente di più dei 61mila circa censiti. E vorrebbe anche dire 11mila morti su 2,2 milioni di casi, anche volessimo arrotondare per eccesso a 15mila siamo ad un tasso di mortalità in Regione sotto lo 0,7%. Il costo dell'operazione? "Il test è costato 45 euro a persona - conclude Francese -. Serviva partire prima, non c'è più da perdere nemmeno un minuto. Serve farlo a tappeto, a tutti, soprattutto ai soggetti a rischio".

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