Coronavirus, perquisizioni al Pio Albergo Trivulzio e in altre case di riposo di Milano e Bergamo
I blitz per acquisire cartelle cliniche, documenti ed eventuali scambi di informazioni tra le strutture e l'amministrazione regionale. Indagati i vertici di varie strutture
Perquisizioni e acquisizioni di documenti a Milano sul fronte delle Rsa. Tra le strutture coinvolte anche il Pio Albergo Trivulzio. La squadra di polizia giudiziaria è entrata anche negli uffici della Sacra Famiglia di Cesano Boscone e in una residenza a Settimo Milanese, mentre la gdf sta lavorando nelle sedi del Pat. I Nas in azione anche nella Bergamasca.
I blitz servono per acquisire le cartelle cliniche degli ospiti morti nelle case di riposo, ma anche altri documenti, come protocolli e direttive interne dei vertici e pure eventuali scambi di informazioni tra le strutture e l'amministrazione regionale, che ha compiti di sorveglianza sulle Rsa, per la gestione dei pazienti. Sono 143 in totale, da marzo ad oggi, gli anziani morti che erano ospitati al Pio Albergo Trivulzio.
Le attività degli investigatori potrebbero riguardare anche altre residenze. Sono una dozzina in tutto, infatti, quelle al centro delle indagini per epidemia colposa ed omicidio colposo plurimo. Centinaia gli anziani morti nelle strutture. Si indaga su eventuali carenze e omissioni nella gestione degli ospiti, come l'assenza di mascherine, ma anche, tra i vari fronti, anche sulla "commistione" nelle strutture tra pazienti dimessi dagli ospedali ed anziani.
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Indagati i vertici di diverse strutture I pm del pool "salute, ambiente, sicurezza, lavoro", guidato dall'aggiunto di Milano Tiziana Siciliano, stanno procedendo in queste ore alle iscrizioni nel registro degli indagati dei vertici di diverse Rsa (già nei giorni scorsi iscritti quelli di 3 strutture), tra cui quelle dei quartieri milanesi Affori, Corvetto e Lambrate. Le iscrizioni servono per procedere, eventualmente, alle perquisizioni, come al Trivulzio. Iscritti anche gli istituti per la legge sulla responsabilità degli enti.
Cgil Bergamo: "Nas in Rsa" Non solo Milano. "La Procura si sè mossa anche nelle case di riposo della Bergamasca. Già da qualche tempo, alcune strutture di Monza, Como e Varese, hanno ricevuto la visita dei carabinieri del Nas dopo alcune segnalazioni", ha annunciato Roberto Rossi, responsabile della FP-Cgil di Bergamo aggiungendo che i dati raccolti dal sindacato hanno portato a stimare nelle 65 Rsa della provincia almeno 1.500 decessi dall'inizio dall'emergenza a settimana scorsa "pari al 25% degli ospiti". Le ispezioni sono volte a verificare il rispetto delle normative igienico-sanitarie nelle residenze per anziani, in particolare le recenti disposizioni per prevenire il contagio da coronavirus.
Fascicolo d'indagine a Sondrio a Cuneo - Anche le Procure di Sondrio e Cuneo hanno aperto un'indagine per epidemia colposa a carico di ignoti: la prima in relazione alle morti di anziani nelle Rsa della provincia, mentre la seconda per la vicenda della casa di riposo di Villanova Mondovì, sgomberata il 30 marzo dopo alcuni decessi attribuiti al coronavirus.
Aperta un'inchiesta anche a Bari - La Procura di Bari ha aperto una indagine esplorativa sulle residenze per anziani del territorio provinciale nelle quali, fino a questo momento, si sono verificati decessi e decine di contagi di coronavirus. Il fascicolo, senza indagati né ipotesi di reato, è coordinato dal procuratore aggiunto Roberto Rossi. Gli accertamenti sono delegati ai carabinieri del Nas che stanno acquisendo documentazione in quattro strutture dell'area metropolitana e negli uffici della Asl di Bari, incaricata dei tamponi.
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