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Coronavirus: riaprono librerie, cartolerie e abbigliamento per l'infanzia

Aperture anche per alcuni stabilimenti tessili e per il comparto della moda

Riaprono librerie, cartolerie e negozi d'abbigliamento per l'infanzia. Con differenze però da Regione a Regione. Il governo studia intanto un possibile anticipo della "fase 2", per far ripartire alcune attività già dalla prossima settimana: moda, automotive e metallurgia in testa. "Andremo al mare questa estate", assicura invece la sottosegretaria Bonaccorsi. Da mercoledì il bonus da 600 euro sui conti correnti degli autonomi.

L'ordinanza per le librerie, come detto, non è stata accolta da tutti le Regioni come Lombardia, Piemonte e Campania. Nel Lazio è stata data un'altra settimana di tempo per sanificare gli ambienti.

PRIMA MODA E MECCANICA Martedì tornano al lavoro 150 dipendenti della Fiat di Melfi. Poi toccherà agli stabilimenti di Mirafiori a Torino e alla Sevel-Ducato in Abruzzo. Aperture anche per alcuni stabilimenti tessili e per il comparto della moda, una scelta per non penalizzare settori in cui tradizionalmente l'Italia è prima.

RIPARTONO ALCUNE ATTIVITA', DA BOSCHI A PC Dall'uso delle aree forestali, per tagliare i boschi ad esempio, alla fabbricazione dei computer, si allunga di una decina di voci la lista dei codici Ateco, che vanno da un ampliamento delle attività legate all'agricoltura alla ripresa per gli organismi internazionali presenti in Italia, come le sedi delle agenzie delle Nazioni Unite. Aggiunte tra le grandi opere, quelle idrauliche. Riparte il commercio all'ingrosso di carta e della cancelleria, per poter rifornire le cartolerie di penne, pennarelli, quaderni pronte alla riapertura insieme alle librerie e ai negozi per bambini, un'eccezione perché sul resto dell'abbigliamento le serrande restano giù.

Coronavirus: riaprono librerie, cartolibrerie e negozi per bambini

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IN AZIENDA POSSIBILE SMALTIRE LE SCORTE Per le attività che restano sospese, sarà comunque possibile entrare in azienda per vigilanza o manutenzione, per la gestione dei pagamenti (a partire dalle buste paga) e per la sanificazione. Si potranno anche spedire e ricevere merci, previa comunicazione al prefetto. Le fabbriche e le attività aperte devono assicurare "prioritariamente la distribuzione e la consegna di prodotti deperibili e dei generi di prima necessità".

LUNGO ORARIO AL SUPERMERCATO, GUANTI PER LA SPESA Il dpcm elenca le misure per gli esercizi commerciali aperti, indicando la necessità di usare guanti usa e getta per fare la spesa e la mascherina in tutte le fasi lavorative dove non si può mantenere la distanza. Prevista la sanificazione due volte al giorno. In più, nei piccoli negozi, entro i 40 metri quadri, l'entrata è uno per volta e con due operatori al massimo. Per scaglionare gli accessi si prevedono anche "ampliamenti delle fasce orarie". Alla cassa si deve trovare l'igienizzante per le mani, anche prima di digitare il pin del bancomat.

SPOSTAMENTI E SPORT VIETATI, RESTA ATTIVITA' MOTORIA Per altre tre settimane bisognerà rimanere a casa, salvo "comprovate esigenze lavorative", necessità o motivi di salute. Niente eventi, chiusi bar, ristoranti, cinema, teatri, musei, pub e discoteche. Aperti i luoghi di culto ma niente messe né funerali. Vietati i trasferimenti da dove ci si trova, vietatissimi gli spostamenti verso le seconde case di vacanza. Parchi e aree gioco restano chiusi, così come è confermato lo stop per tutte le attività sportive, anche gli allenamenti dei professionisti. Rimane consentita l'attività motoria nei pressi di casa, da soli e mantenendo le distanze.

DAL 2 MAGGIO DAL PARRUCCHIERE PER APPUNTAMENTO Da questa data, è solo un'ipotesi, potrebbero riaprire barbieri e parrucchieri rispettando sempre le misure anticontagio. Anzi, con maggiore attenzione visto l'inevitabile contatto tra clienti e professionista. 

DAL 18 MAGGIO BAR E RISTORANTI Per bar e ristoranti qualcosa potrebbe cambiare ma dal 18 maggio. Ovviamente non è ipotizzabile un ritorno al passato, ma i locali potrebbero riaprire garantendo le distanze tra i clienti evitando così gli assembramenti.

STRETTA SUGLI INGRESSI, STOP A CHI HA LA FEBBRE Confermata la disciplina sugli ingressi nel Paese e sui transiti brevi dall'estero: chi rientra avrà l'obbligo di isolamento fiduciario anche in assenza di sintomi. Prevista la possibilità di spostarsi per lavoro per un massimo di 5 giorni (72 ore prorogabili di 48). Regole più stringenti, in entrambi i casi, alla partenza dall'estero: bisogneràconsegnare una dichiarazione ai vettori (con motivo del viaggio, indirizzo di dove si starà in isolamento e con quale mezzo privato ci si arriva), che dovranno misurare la temperatura e bloccare il viaggio di chi ha la febbre. Stop confermato per le navi da crociera con passeggeri e di bandiera italiana. Per quelle ancora in viaggio, al momento dello sbarco i passeggeri italiani e che abitano in Italia sono soggetti a 14 giorni di quarantena nella loro dimora, che raggiungeranno esclusivamente con mezzi provati. Gli stranieri (di origine e residenti fuori dall'Italia) vengono trasferiti immediatamente all'estero, in aereo o macchina, a spese dell'armatore. 

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