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Coronavirus, in Lombardia si pensa a una quarantena di 28 giorni | Attenzione al caso Milano | Galli: "Possibili focolai nelle case, i positivi sono 10 volte di più"

La Regione potrebbe andare verso una proroga del lockdown senza riaperture. L'infettivologo: "I dati oscillano in base al numero dei tamponi e là fuori ci sono 10 volte i positivi accertati

L'emergenza coronavirus preoccupa soprattutto in Lombardia, dove si pensa di portare la quarantena a 28 giorni. "I dati oscillano in base al numero dei tamponi e là fuori ci sono 10 volte i positivi accertati, che continuano a spargere il virus. Lo ha detto Massimo Galli, infettivologo dell'ospedale Sacco. Di nuovi focolai "se ne creano di continuo a domicilio, ma per fortuna portano a forme miti della malattia", ha aggiunto. 

Mezzo milione di positivi? - "Non è ancora finita", ha avvertito l'assessore al Welfare Giulio Gallera. E non è finita soprattutto in Lombardia, a Milano in particolare. Sono 1.544 i tamponi risultati positivi nelle ultime 24 ore, di cui 520 solo nella città metropolitana e 262 nel capoluogo: un dato raddoppiato rispetto a quello del giorno precedente. Ma si tratta di numeri riferiti solo ai test effettuati: secondo Massimo Galli, direttore di infettivologia dell'ospedale Sacco di Milano, infatti, nella Regione i positivi sono almeno mezzo milione. 


Il caso Milano - "Milano merita sempre attenzione", ha detto l'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera. Nel capoluogo, infatti, la curva non si è ancora stabilizzata e continua ad oscillare. In città, inoltre, crescono i decessi. rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e la mortalità è aumentata dell'87%. Cifre sulle quali incide, purtroppo, la strage silenziosa fra gli anziani ricoverati nelle case di cura. 

Librerie chiuse e possibile quarantena di 28 giorni - In Lombardia non verranno aperte le librerie e la giunta sta inoltre pensando ad allungare la quarantena a 28 giorni. Non in tutti i casi, infatti, il paziente si negativizza dopo due settimane.

Uova di Pasqua e farmaci a poveri e malati: a Milano in azione i volontari su due ruote

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Un gruppo di motociclisti ha consegnato medicinali e uova di Pasqua a poveri e malati a Milano. Sono i centauri volontari della Fondazione Fratelli di San Francesco d'Assisi, entrati in azione per aiutare i più bisognosi durante l'emergenza coronavirus.

Terapie intensive - Diminuiscono le terapie intensive secondo un trend che dura da 5 giorni: così negli ospedali si allenta la pressione. In quello di Alzano Lombardo, nel cuore del focolaio della Bergamasca e sul quale indaga la Procura, si cerca di ricostruire la reazione a catena che ha provocato la diffusione di contagi e di capire chi ha sbagliato a non chiuderlo subito, come invece era stato appena fatto con quello di Codogno nel Lodigiano. 

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