l'audio shock: qui se fanno il tampone devono chiudere

Morti nelle Rsa, l'inchiesta si allarga: 12 gli Istituti nel mirino dei pm di Milano

Sono 4 i dirigenti iscritti nel registro degli indagati. Tra le denunce dei familiari e del personale raccolte alcune registrazioni audio shock: "Qui se fanno il tampone devono chiudere... Siamo tutti positivi"

L'inchiesta sulle morti nelle Residenze sanitarie assistenziali in Lombardia si allarga. Indagati quattro dirigenti, nel Milanese e nella Brianza, mentre sarebbero 12 gli Istituti nel mirino della Procura di Milano. Tra le denunce dei familiari e del personale sono state raccolte diverse registrazioni shock: "Qui se fanno il tampone devono chiudere... Siamo tutti positivi". E, poi, ancora: "Fanno lavorare la gente con la febbre e nascondono le tac".

A Brugherio, in provincia di Monza Brianza, l'ultimo caso di un'emergenza nell'emergenza. Le Rsa soprattutto le più piccole sono sopraffatte dall'epidemia Covid-19. Sabato sera una quindicina di pazienti sono stati trasferiti in ospedale, con ambulanze e tute anticontagio. Disperata la telefonata al 112 di un medico della residenza brianzola: "Sono rimasto solo, ho bisogno di aiuto. Un anziano è morto e altri sono in crisi respiratoria". Nella struttura, Villa Paradiso, che ospita una cinquantina di anziani, con il personale sanitario decimato da malattie e quarantene, gli ospiti sono rimasti senza assistenza. 

Nel fascicolo dell'inchiesta della Procura finiscono anche la Sacra Famiglia di Cesano Boscone, il Don Gnocchi a Milano e l'Rsa di Mediglia, oltre al Pio Albergo Trivulzio. Proprio qui i carabinieri del Nas hanno acquisito un centinaio di cartelle cliniche di anziani morti da fine febbraio. Il direttore generale Giuseppe Calicchio, iscritto nel registro degli indagati per epidemia e omicidio colposi, si dice disponibile a ogni chiarimento: siamo in regola.

Dopo Pasqua inizieranno anche gli accertamenti del nucleo polizia finaziaria.