Pasqua, Roma si svuota nonostante i divieti: code in tangenziale per andare sul litorale | Casi anche al nord e al sud
Il traffico si è intensificato sulle strade che dalla Capitale portano a Ostia e nelle altre località balneari. Ma anche in Val Seriana, in provincia di Bergamo, sono più i villeggianti che i residenti
Troppa gente in giro nonostante i divieti. Un romano, dalla finestra di casa ha ripreso, incredulo e indignato, il serpentone di auto in coda diretto verso il litorale, in barba alle misure anti-coronavirus. Alla guida ci sono quelli irresponsabili che per Pasqua si dirigono verso le seconde case al mare. Ma da nord a sud, le cose non cambiano. E le forze dell'ordine fanno uno sforzo immane per contenere il fenomeno.
Incolonnati per ore a Roma, con il rischio di una sanzione o una denuncia, pur di passare fuori casa le vacanze pasquali come da tradizione, come se l'emergenza sanitaria non ci fosse. C'è anche qualche camioncino che dovrebbe lavorare, ma che rimane imbottigliato nel traffico. E' ciò che sta avvenendo in queste ore, non solo nella Capitale, ma in tutta Italia.
Al nord, i carabinieri del comando provinciale di Bergamo hanno passato al setaccio le vie di Castione della Presolana, meta turistica in alta Val Seriana. Hanno fatto controlli casa per casa in questo paese risultato in questi giorni abitato più da turisti che da villeggianti.
I droni sorvegliano i cieli di Firenze per individuare eventuali assembramenti e controllare i parchi, mentre in Sicilia sono stati schierati 5.000 uomini delle forze di polizia per impedire la fuga verso le seconde case. Chiuso lo Stretto di Messina, il corpo forestale presidia i tradizionali luoghi delle scampagnate.
Soltanto venerdì sono state comminate in tutta Italia 10.000 multe. Altrettante le persone denunciate per falsa attestazione e false dichiarazioni. E ben 32 erano i positivi che, invece di rimanere a casa in isolamento e quarantena, erano in giro. Con il rischio di infettare gli altri.